LUCA CECCONI
Cronaca

"Resterà nel mio cuore". Il ricordo di Aurora:: "Avevo perso i genitori e il Papa mi ha ricevuto"

"E’ accaduto nel 2019, avevo 13 anni e gli avevo scritto una lettera". Con lei a Roma anche la nonna e una zia. "Dal Vaticano non ci trovavano". .

"E’ accaduto nel 2019, avevo 13 anni e gli avevo scritto una lettera". Con lei a Roma anche la nonna e una zia. "Dal Vaticano non ci trovavano". .

"E’ accaduto nel 2019, avevo 13 anni e gli avevo scritto una lettera". Con lei a Roma anche la nonna e una zia. "Dal Vaticano non ci trovavano". .

La scomparsa di Papa Francesco ha toccato molto da vicino anche una famiglia che vive a Turano. Nel 2019, infatti, è stata ricevuta privatamente da Bergoglio nella sua dimora di Santa Marta a Roma. Stiamo parlando di Maria Grazia Barsotti, di sua cugina Lina Quieti e della sua nipote Aurora Renzullo. Proprio Aurora, che allora aveva 13 anni, è la protagonista di questa storia, per certi versi incredibile. E’ lei stessa, oggi, che ha 19 anni e studia Psicologia all’università, a raccontarla per la prima volta al nostro giornale. Si parte da una doppia tremenda tragedia. La mamma di Aurora, Chiara Pezzolesi, impiegata, è scomparsa nel 2016 all’età di 39 anni, mentre il babbo, Antonello Renzullo, vigile urbano, è morto nel 2018: di anni ne aveva 41.

"Ho perso la mamma – dice Aurora – quando avevo 10 anni e due anni dopo se n’è andato anche il babbo. E’ successo che i colleghi di papà hanno scritto alla Chiesa e in casa, non molto tempo dopo, sono arrivate le condoglianze del Vaticano. Allora ho preso carta e penna e ho scritto al Papa per ringraziarlo, chiedendogli anche di poter assistere a una sua messa".

"La lettera l’abbiamo spedita – dice la nonna Maria Grazia – per accontentare la bimba ma non ci saremmo mai aspettati quello che è avvenuto dopo. E’ successo, infattim, che dal Vaticano hanno cercato di mettersi in contatto con Aurora ma lei non aveva lasciato nè telefono nè indirizzo. Solo un accenno alla località di Turano. Dal Vaticano hanno chiamato la Diocesi e poi il parroco di Turano, don Daniele, che poverino non capiva cosa stesse accadendo. Ad ogni modo, finalmente, è arrivata la chiamata. Era il segretario del Papa, monsignor Tino Scotti, che ci invitava a Roma, io e Aurora, per il 29 aprile. Era il 2019".

Ma Aurora e Maria Grazia a Roma ci sono andata anche con una loro familiare, Lina Quieti, che stava in Belgio e che in quei giorni pasquali, come quest’anno, si trovava a casa loro . "Non vedevo questa cugina da tanto – spiega Maria Grazia – e non potevo lasciarla a Massa. Allora ho pregato il segretario del Papa di farla venire con noi. Ho anche detto che era anziana e piccola come me, non avrebbe occupato tanto posto. Monsignor Scotti si è messo a ridere ed ha accettato. Tra l’altro ci ha anche trovato un albergo in Vaticano".

A Roma le emozioni sono state fortissime. "Non capivo nulla – dice Aurora –. Non solo abbiamo assistito alla messa privata del Papa in Santa Marta ma poi ci ha voluto incontrare privatamente in un suo salottino. Ricordo che ha benedetto la foto che avevo in mano del babbo e della mamma ed ha avuto parole di conforto e di speranza. Io gli ho regalato un libro sulle Apuane che ha molto apprezzato. Devo dire che è stato un momento molto bello. La sua morte mi ha rattristato ma Papa Francesco sarà sempre nel mio cuore".