REDAZIONE MASSA CARRARA

Record di liti, carabinieri al lavoro

I militari ogni sera devono andare a metter pace

Il maggiore Tiziano Marchi

Massa, 19 settembre 2015 -  LO SAPETE dove finisce almeno una pattuglia dei carabinieri ogni sera? A tenere sotto controllo liti tra fidanzati o conviventi, bisticci tra vicini, scenate tra parenti. Ed il fenomeno, purtroppo, è in crescita. Sarà il caldo (che influisce sul sistema nervoso) ma soprattutto nei giorni festivi il centralino delle forze dell’ordine viene sommerso da telefonate. A chiamare il 112 o il 113 sono persone che sentono urlare e si preoccupano. E capita con una certa frequenza che i carabinieri alla fine debbano raccogliere una denuncia per ingiuria o, peggio, per minacce. Qualche volta ci scappa anche la denuncia per danneggiamento; ad esempio se lui o lei hanno preso a calci o rigato l’auto della rivale o dell’avversario.

Per fortuna in tanti casi, soprattutto quando a litigare è una coppia, i due contendenti alla fine fanno pace e chiedono scusa. Di solito a far pace dopo un bisticcio sono fidanzati o conviventi mentre chi è sposato litiga, per fortuna, meno di frequente. Più difficile ridurre alla ragione i vicini di casa, spesso «in guerra», magari da mesi, per auto parcheggiate male o perchè hanno i giardini confinanti. Ad avere in mano i dati delle liti è il comando provinciale dei carabinieri. Rapporti alla mano, il maggiore Tiziano Marchi, comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri, stima che gli interventi per liti (non sono crimini ma potrebbero diventarlo) sono circa 400 l’anno. E i militari che intervengono sul posto devono essere un un po’ psicologi e un pò assistenti sociali ma soprattutto devono essere dotati di pazienda e di tanta, tantissima calma.

«SONO EPISODI frequenti che dobbiamo seguire con attenzione perchè possono degenerare in qualcosa di grave. Il nostro ruolo – spiega Marchi – è tentare di riportare la calma. A volte basta il nostro arrivo per far ragionare i contendenti». Purtroppo capita anche che a chiamare siano vicini di casa terrorizzati dalle urla di qualche donna. Perchè l’ex fidanzato, l’ex marito o l’ex convivente hanno alzato le mani. E qui il reato diventa molto più grave. Ma gli stessi carabinieri ammettono che la casistica dei litigi comprende tutto. Ci sono le scenate di gelosia, le beghe per soldi, per l’auto parcheggiata negli spazi comuni, per la musica o la tv a volume troppo alto. E qualcuno sfoga una carica di rancore e invidia sconcertante. Perchè non tutti, purtroppo, sono disponibili a perdonare il prossimo. A perderci, in qualche modo, è tutta la città. Perchè la pattuglia impegnata ad evitare una rissa non può essere altrove.

Andrea Luparia