Marina di Carrara, 11 marzo 2024 – Erano venuti in Italia con lo scopo di rapinare e derubare anziani secondo un modus operandi ben preciso: attenderli mentre effettuavano prelievi al bancomat e poi entrare in azione. I due avevano effettuato scorribande anche in Emilia Romagna, salvo poi rifugiarsi in Romania. Sono stati individuati e arrestati grazie ad un’operazione dei carabinieri in collaborazione con l'Interpol, per effetto di un mandato di arresto internazionale predisposto dalla procura di Firenze.
A finire in manette sono stati due uomini di 19 e 35 anni. L'episodio che ha dato il via alle indagini dei carabinieri risale al 3 luglio dell'anno scorso a Marina di Carrara, quando i due romeni hanno portato via 2mila euro a un 63enne del posto che stava prelevando. La stessa mattina un altro furto a Prato ai danni di un 85enne, a cui sono stati presi 1500 euro, e a Lucca altri 1500 a un 72enne.
Il giorno prima i due avevano colpito anche a Scandicci portando via 500 euro a un 85enne utilizzando le maniere forti. Grazie all'analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza a Carrara, i militari sono riusciti a individuare l'autovettura utilizzata dai malviventi, risultata intestata a un prestanome straniero. La svolta delle indagini è arrivata quando gli investigatori hanno scoperto un filmato in cui era ripreso bene il volto dei due a bordo dell'autovettura utilizzata per raggiungere la banca di Marina di Carrara.
Dalla ricostruzione i carabinieri sono arrivati a scoprire anche le strutture ricettive dove i due avevano alloggiato, compresi i loro nomi e cognomi ,e i rispettivi profili social. Dopo l'incursione Toscana, i due sono finiti in guai seri anche in Emilia Romagna, con il più giovane arrestato a ottobre dell'anno scorso per una rapina a Ravenna a un 73enne che stava prelevando, mentre l'altro è stato arrestato a Reggio Emilia per due furti ai danni di un 82enne e di una 70enne. La procura fiorentina ha emesso a carico dei due un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, tuttavia dalle successive indagini è emerso che nel frattempo erano tornati nel loro Paese. Grazie a un mandato di arresto internazionale i due sono stati rintracciati e arrestati. Ottenuto il via libera all'estradizione, entrambi sono arrivati in Italia e condotti presso il carcere fiorentino di Sollicciano.