Gregge sterminato da un fulmine: parte la raccolta fondi per il pastore-poeta delle Apuane

L’iniziativa di Coldiretti in aiuto di Rolando Alberti, custode della razza apuana considerata ormai in via di estinzione. L’allevamento e la produzione di formaggi destinati alla vendita diretta erano la sua unica fonte di sostentamento

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di Angela Maria Fruzzetti

Il maltempo dei giorni scorsi ha folgorato un gregge razza in via estinzione sulla montagna massese: anche Coldiretti Massa Carrara avvia una raccolta per aiutare Rolando Alberti. Sono 47 le capre morte folgorate da un fulmine sulle Apuane. Rolando Alberti è un giovane pastore molto conosciuto non solo per i formaggi che produce in un caseificio di transumanza seguendo la tradizione della pastorizia ma anche per la sue innate doti di poeta. Alberti, pastore sulle orme del padre Anselmo, alleva la capra apuana, una delle razze considerate in via di estinzione. L’allevamento e la produzione di formaggi caprini destinati alla vendita diretta, sono l’unica sua fonte di sostentamento. "Rolando incarna lo spirito, la tradizione e la passione della pastorizia. Non lo lasceremo solo" dice Francesca Ferrari, presidente Coldiretti Massa Carrara che proprio ieri, in occasione della festa di San Francesco, ha avviato una raccolta fondi che proseguirà anche nelle prossime settimane nella sede della federazione di Massa in Largo Matteotti. Un’altra raccolta di fondi, dal titolo “Una capra per Rolando” (si può partecipare attraverso la piattaforma https:www.gofundme.comfuna-capra-per-rolando) era partita alcuni giorni prima su iniziativa di Enrico Medda, ricercatore alla Scuola Normale di Pisa e insegnante di Teatro e drammaturgia dell’antichità e di Filologia greca all’Università di Pisa, che ha stretto un forte legame con Rolando, il pastore-poeta. E’ grazie alla passione del docente per le Apuane che la poesia di Rolando è finita sotto i riflettori. Fin da piccolo ha manifestato inclinazione per la scrittura poetica, compagna di viaggio tra montagne apuane. La sua nobiltà d’animo non è sfuggita al professor Medda quando un altro studioso, Alberto Borghini, gli fece dono di un libricino che racchiudeva poesie di bambini della scuola di Forno, dove le insegnanti avevano sviluppato un percorso sull’espressione poetica.

Medda rimase colpito dalle parole profonde di Rolando, che allora aveva otto anni, e decise di incontrarlo. Il poeta in erba che era in lui, ha messo radici tanto profonde da pubblicare un libro ricco di fascino e di mistero: “L’estremamente magico”, che ha ricevuto riconoscimenti ed è stata parzialmente tradotta in francese nel 2018.