Quelle donne della ’via del sale’ . Festa per i 96 anni di ’Bruna’ Balloni

Ha scampato alla guerra, ha attraversato i monti a piedi per non morire di fame e ha sconfitto il covid "Dobbiamo ringraziare le famiglie della Garfagnana e dell’Appennino che ci hanno sempre accolto".

Giorno speciale per Ada Balloni di Forno, conosciuta da tutti come ’Bruna’. Compie infatti 96 anni circondata dall’affetto dei suoi familiari. Una donna forte, sopravvissuta alla Seconda guerra mondiale e che ha vinto, recentemente, pure la battaglia contro il Covid. Bruna è sicuramente una delle ultime ’ragazze’ che si inerpicarono sui sentieri della Tambura, lungo la via Vandelli, portando un pugno di sale, o della biancheria da corredo, per fare uno scambio con le popolazioni emiliane. E in cambio ricevevano qualche chilo di farina e altro cibo, unica arma per la sopravvivenza in quella buia stagione del 1944-45. "Sono stata fino a San Pellegrino in Alpe, verso Modena – racconta – per un po’ di farina bianca da farci la pasta. Al cambio riuscii ad ottenere anche una bottiglietta d’olio. Si partiva presto, al mattino, e c’erano ancora le stelle. Nelle bisacce avevamo alcuni castagnacci da mangiare lungo il viaggio. Eravamo io, le mie sorelle Flora e Ada e il più piccolo, Alberto, 13 anni appena. Si passava dalla Vandelli, sulla Tambura, superando quella montagna di neve e ghiaccio. A casa, nei paesi, non c’era più niente da mangiare e l’unico sostentamento era la farina di castagne che riuscivamo a trovare nei paesi della Garfagnana. Ma per avere un po’ di farina bianca arrivammo a San Pellegrino, nel modenese. Dobbiamo ringraziare le famiglie della Garfagnana e dell’Appennino che ci hanno sempre accolto e sfamato".

Bruna conosce la Garfagnana sentiero per sentiero, palmo per palmo. Ricorda i nomi delle persone conosciute in quei viaggi della disperazione e della speranza. Ricorda la chiesa di Vagli: "Era aperta alla gente, come riparo dove trascorrere la notte –racconta –. Ricordo tante donne che cercavano un posto dove riposare per poi riprendere il cammino, all’alba. Vicino all’altare c’era una stoffa bianca dove ognuno scriveva il proprio nome: anch’io l’ho fatto. Abbiamo sofferto tanto". Altre ’spedizioni’ di donne dei paesi di montagna hanno attraversato Apuane e Appennino finendo nei primi paesi della provincia di Reggio Emilia e Parma. La guerra e la fame sono state vinte con la forza e la solidarietà della gente, con il sacrificio "di donne e ragazzi sanguinanti sugli impervi sentieri", come recita un passo della motivazione della medaglia d’oro al valor militare con cui è stata decorata la provincia di Massa Carrara, prima in Italia per le sofferenze patite dalla popolazione. Bruna, che è la mamma della nostra collaboratrice Angela Maria Fruzzetti, ha superato la guerra di liberazione e la guerra del Covid, ha superato gravi lutti in famiglia e conserva sempre un sorriso e una parola buona per tutti.