Quella mano tesa dalla Pubblica Assistenza "Porte aperte ai volontari della Croce Bianca"

Cgil soddisfatta dell’accordo raggiunto per i 12 dipendenti dopo il ’fallimento’ dell’associazione massese strangolata dai debiti

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di Daniele Rosi

carrara

"Porte aperte ai volontari della Croce bianca di Massa". Così il presidente della Pubblica assistenza, Fabrizio Giromella (nella foto con Maurizio Stefano Tusini ), che invita il personale volontario nelle sedi comunali per proseguire con i servizi di supporto alla comunità locale. Tante le questioni ancora in sospeso dopo la notizia della chiusura della Croce bianca massese; una su tutte la sorte dei dodici dipendenti a cui aggiungere il riutilizzo dei volontari rimasti a piedi e pronti a dare una mano. Ed è soprattutto su questi volontari che si è soffermato il presidente. "Ciò che a noi sta a cuore sono i servizi – ha commentato Fabrizio Giromella – e la possibilità di fornire assistenza di urgenza ed emergenza dove ce ne sia bisogno. Oltre alle nostre cinque sedi principali dislocate nel comune tra Carrara centro, Fossola, Marina di Carrara 1 e 2 e Avenza, abbiamo anche la sede a Marina di Massa che fornisce servizi sociali ed emergenziali. Diamo disponibilità all’Asl per effettuare ulteriori servizi – sottolinea - e rafforzare proprio la sede di Marina di Massa, grazie anche all’aiuto dei volontari della Croce bianca. Nei limiti del possibile forniremo il supporto che serve".

Sono numeri importanti quelli che al momento contraddistinguono la Pubblica assistenza locale, composta da settanta dipendenti e ben 280 volontari dislocati sul territorio. Un numero destinato a crescere con l’aggiunta dei volontari provenienti dalla Croce Bianca. "La situazione a Massa era nota da tempo – commenta Maurizio Stefano Tusini, consigliere delegato di Anpas Toscana, la confederazione che riunisce le varie associazioni regionali – e abbiamo avuto anche nelle ultime ore dei confronti per capire la situazione. I debiti erano superiori alle entrate e adesso Croce bianca dovrà risolvere il prima possibile questa situazione. Noi faremo il possibile. Al momento rimane la sede ed eventuali attività potrebbero dare una mano".

Sulla questione è intervenuta anche la Funzione pubblica della Cgil che, con una nota, esprime soddisfazione per la sottoscrizione degli accordi tra lavoratori e croce bianca seguiti ai licenziamenti. "I lavoratori licenziati hanno avuto una boccata d’ossigeno con la sigla degli accordi tombali – commentano dalla Cgil - con mille euro a testa che permetterà loro di usufruire degli ammortizzatori sociali e accedere in futuro al pagamento di tre mensilità arretrate e del tfr. Anpas garantirà che i servizi del territorio vengano svolti con regolarità e tutti cercheremo di portare avanti il progetto per ricollocare prima del termine degli ammortizzatori tutti i dipendenti". Nel frattempo la Pubblica assistenza ha comunicato la prosecuzione delle sue attività collaterali. Tra queste, dal 16 al 21 agosto in programma a Bonascola "I sapori del marmo: il bianco che invoglia". La sagra proporrà menù a base di piatti della tradizione carrarina.