REDAZIONE MASSA CARRARA

Quei manifesti strappati La rabbia di Marco Guidi

"Per alcuni l’avversario è un nemico da silenziare. E poi danno anche lezioni di civiltà. Mi auguro che questi episodi non si ripetano più nell’interesse della comunità".

Quei manifesti strappati La rabbia di Marco Guidi

Prima le scritte sulla vetrina della sede, ora i manifesti elettorali strappati. Il candidato a sindaco di Fratelli d’Italia, Marco Guidi, non ci sta e si scaglia contro i "sedicenti democratici": "’Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere’; una frase che ricorre spesso nelle discussioni sui media, sui social come nella vita ’offline’, perché senza dubbio condivisibile e giusta al di là di chi ne sia stato il vero autore – afferma Guidi in una nota –. Qualcuno in città deve però pensarla diversamente, molto diversamente. Mi riferisco a chi sta strappando i miei (e solo i miei) manifesti elettorali. Mentre io giro tra i cittadini tutti i giorni, proprio come facevo da assessore, confrontandomi sui temi importanti che riguardano il presente ed il futuro di Massa e dei massesi, questi ’democratici’ trovano invece giusto esprimere il loro dissenso colpendo un avversario, che di nuovo e come negli anni più bui della nostra storia recente diventa un nemico da silenziare, far sparire, abbattere. Sono i soliti, sempre quelli, disposti poi ad impartire lezioni di civiltà e tolleranza un tanto al chilo e a mettere in guardia dai pericoli che correrebbe la nostra democrazia. Beh, sì, forse li corre sul serio: quei pericoli sono loro".

"La campagna elettorale non è ancora iniziata – conclude l’ex assessore – e mi auguro davvero che questi episodi non si ripetano più, innanzitutto nell’interesse della nostra comunità. Come sempre, resto invece disponibile a qualsiasi confronto civile e aperto, sui punti del mio programma, su quanto ho realizzato come assessore ai Lavori pubblici e su quello che realizzerò se sarò eletto sindaco".