Quando la menopausa dà problemi Un reparto per le donne in difficoltà

Il primario di Ginecologia Marrai ha avviato un progetto per la fine del ciclo indotta o dovuta a malattia. Un settore dedicato a coloro che necessitano di iter personalizzati per affrontare il delicato passaggio.

Quando la menopausa dà problemi  Un reparto per le donne in difficoltà

Quando la menopausa dà problemi Un reparto per le donne in difficoltà

di Alessandra Poggi

Un ambulatorio dedicato alle donne che soffrono di menopausa iatrogena, una patologia dovuta alla brusca interruzione del ciclo mestruale. Un nuovo centro, finora inesistente, dove da fine anno si potranno rivolgere tutte quelle le donne che hanno avuto l’arresto patologico. A rendere possibile il nuovo servizio la Fondazione Marmo, che ha sposato il progetto del dottor Roberto Marrai, responsabile di Ostetricia e ginecologia del Noa. A occuparsi dell’ambulatorio sarà la dottoressa Nicoletta Spirito, ginecologa che per la Asl ha già partecipato al progetto regionale per l’organizzazione di una rete ambulatoriale per la menopausa iatrogena.

Grazie al nuovo ambulatorio le pazienti, sempre più numerose, con menopause dovute ad interventi chirurgici come l’asportazione delle ovaie, chemioterapia e radioterapie, troveranno il miglior percorso di cura nella complessa e delicata fase di passaggio, che spesso colpisce donne anche in giovane età. L’ambulatorio sarà provvisto di un lettino elettro meccanizzato per rendere agevole e sicura la visita anche alle persone con limitazioni funzionali. I professionisti avranno a disposizione un ecografo dedicato di alta fascia per garantire elevate prestazioni nei percorsi di follow up oncologico. Il progetto nasce per rispondere alla crescente necessità di offrire alle pazienti affette da questa patologia percorsi di diagnosi e cura personalizzati, così come previsto dalla Regione, che si propone di avviare uno specifico percorso diagnostico, terapeutico ed assistenziale e la creazione di una rete regionale di gestione dei casi più complessi. la .

Il nuovo servizio, unico in provincia, si propone di garantire la valutazione ginecologica clinica ed ecografica a tutte le pazienti con menopausa iatrogena con personale e strumentazione dedicati, garantire i controlli ecografici dedicati a chi ha diritto a valutazioni semestrali per il rischio genetico di sviluppare neoplasia ovarica. "La donna con menopausa iatrogena necessita di uno specifico approccio – si spiega nel progetto studiato da Marrai – sia perché molti trattamenti possono essere controindicati, sia perché con terapie adeguate si può e deve riaffermare la propria identità di donna e non più solo di paziente oncologica". Un servizio che mancava dedicato a questo tipo di pazienti che generalmente hanno tra i 35 e i 55 anni. Donne affette da neoplasie della mammella e della cervice uterina o di pazienti Brca mutate, sottoposte a chirurgia profilattica sulle ovaie. Il progetto ha vinto il bando della Fondazione Marmo, che per realizzarlo donerà un assegno da 60mila euro. Un ambulatorio che va a colmare un vuoto (non esiste uno spazio ambulatoriale dedicato alle pazienti affette da menopausa iatrogena che vengono inquadrate e seguite all’interno del più generale ambulatorio di follow up oncologico) e che diventerà un punto di riferimento per molte donne, anche da fuori Provincia. "ll bando ha trovato da subito unanime approvazione – commenta la presidentessa della Fondazione Marmo Bernarda Franchi –. Siamo orgogliosi di poter portare il nostro sostegno al servizio sanitario locale che si traduce in beneficio tangibile per la popolazione locale. qualità delle stesse. I per seguire le cure necessarie".