
Medico al lavoro in laboratorio (foto di repertorio)
Massa, 29 luglio 2019 - Per circa trecento pazienti scattano gli accertamenti disposti dall’Asl sulle “protesi a rischio” che causerebbero, tra l’altro, anche problemi al cuore e al sistema nervoso. Stiamo parlando delle protesi al cobalto impiantate tra il 2003 e il 2011 che erano già salite alla ribalta delle cronache quando duecento pazienti versiliesi furono richiamati dall’Asl per un controllo. La questione è in realtà, dunque “vecchia” e riguarda la bellezza di migliaia di persone in tutta la Toscana: 3.500, secondo il Centro per la Gestione del Rischio Clinico della Regione, le persone da richiamare in totale.
«Le protesi metallo su metallo o cromo-cobalto non vengono più usate in Toscana dal 2011 – avevano dichiarato i medici all’epoca dell’esplosione del caso – ma non per possibili rischi per la salute dei pazienti perché allora non si sapeva dei possibili effetti collaterali delle protesi al cobalto in quanto tali. Infatti alcune strutture sanitarie in altre regioni hanno continuato a impiantarle», come l’Emilia-Romagna. Il rischio più probabile, a quanto pare, sarebbe l’infiammazione della parte dove c’è la protesi, una specie di carie dell’osso: in alcuni di questi casi, sarà necessario rioperare per mettere un nuovo tipo di protesi.
Le lettere dell’Asl per i pazienti apuani sarebbero partite - le prime - lo scorso anno, altre poi nei primi mesi di quest’anno e riguardano coloro che si sono sottoposti all’intervento tra il 2003 e il 2011. L’Azienda Sanitaria intende verificare se ci sia stato o meno il rilascio di ioni di cromo o di cobalto che può causare danni ai tessuti molli ed ossei e, nella peggiore delle ipotesi, provocare insufficienze renali, cardiache o neurologiche.
Secondo le stime dell’Asl, dei circa trecento pazienti sarà necessario provvedere alla sostituzione delle protesi sul 10-15% degli “impiantati”, quindi le previsioni sono abbastanza confortanti, anche se per chi dovrà sottoporsi nuovamente all’intervento - per la sostituzione della protesi - non sarà certamente una passeggiata, anche perché si tratta prevalentemente di persone abbastanza anziane.
Intanto l’Asl invita tutti gli interessati, per qualsiasi informazione o dubbio in merito, a contattare la direzione medica di presidio del Nuovo Ospedale delle Apuane, telefonando allo 0585.49.86.08.