NATALINO BENACCI
Cronaca

Pronti i fuochisti di San Nicolò: oggi accensione

Il derby del falò si gioca in due tempi e ‘stadi’ diversi per raccontare la storia della città. Una liturgia...

Il derby del falò si gioca in due tempi e ‘stadi’ diversi per raccontare la storia della città. Una liturgia...

Il derby del falò si gioca in due tempi e ‘stadi’ diversi per raccontare la storia della città. Una liturgia...

Il derby del falò si gioca in due tempi e ‘stadi’ diversi per raccontare la storia della città. Una liturgia popolare arcaica, che torna ogni anno a riscaldare i cuori delle tifoserie avversarie, le parrocchie di San Nicolò e del Duomo, pronte con cori da stadio ad inneggiare frustate di luce per sigillare la superiorità scenica dell’evento.

Oggi alle 19 scende in campo il falò dedicato a Sant’Antonio (protettore degli animali) sotto il ponte Pompeo Spagnoli. Il 31 gennaio toccherà al falò di San Geminiano sotto il ponte della Cresa. Nelle performance contradaiole ci sono tutti gli ingredienti della fisica: acqua, fuoco e aria.

La squadra della parrocchia di San Nicolò è pronta ad una grande prestazione e ha speso tutti i segreti della lunga esperienza per arrivare ad allestire un falò memorabile. Il lavoro di preparazione della pira è stato infastidito da un vento gelido che ha messo a dura prova i fuochisti. I falò a partire dalla fine dell’Ottocento sono diventati una partita. La ripresa della disfida segnalata sulla stampa è datata 1919, esattamente 106 anni fa.

Le ricette per ottenere uno splendido falò prevedono l’effetto scenografico della fiammata, la velocità di accensione del fuoco e la sua organizzazione, l’altezza, la durata, l’assenza di fumo e la tenuta. Sono circa 500 le fascine utilizzate quasi tutte di erica, quercia e ginestra.

Un appuntamento molto sentito che richiama una folla di appassionati. Prima dello spettacolo sarà anche aperto uno stand con specialità gastronomiche all’ingresso di Porta Parma. Nella disfida dei falò c’è competizione non solo nell’allestimento delle fiamme, ma la contesa tra i rioni in pratica dura tutto l’anno in attesa del risultato finale. Un tempo a finanziare i fuochi era lo stesso Comune così come testimonia il "Registro delle Bullette".

Natalino Benacci