REDAZIONE MASSA CARRARA

Processo ErreErre Tutti e tre assolti

Si chiude il processo a carico di Luciano Bertoneri, Domenico Del Carlo e Fabbio Vernazza

Processo ErreErre: tutti assolti in una vicenda delicata che ha visto accuse di abuso edilizio e peculato. Ieri, dopo una breve camera di consiglio il collegio dei giudici massesi, presidente Ermanno De Mattia, ha assolto con diverse formule i tre imputati, dei quali il pubblico ministero Marco Mansi aveva chiesto nella precedente udienza, a novembre del 2019, la condanna. Luciano Bertoneri, massese, difeso dall’avvocato Roberto Iacopetti, ex presidente del consiglio della società fallita nel 2011, era a processo per peculato. Ha docuto rispondere alla stessa accusa anche Domenico Del Carlo, residente nel pisano, difeso dall’avvocato Michele Baldi dello studio Tullio Padovani di Pisa, che aveva ricoperto l’incarico di amministratore delegato.

Fabbio Vernazza invece, titolare della Vernazza Costruzioni di Carrara era a processo per abuso edilizio ed era difeso dall’avvocato Federico Genovesi. Il processo nasce prima del fallimento della società ErreErre, che era nata per chiudere il ciclo dei rifiuti in provincia, costruendo un impianto di bricchettaggio. Al centro del processo per Bertoneri e Del Carlo c’erano alcuni episodi di peculato. In particolare per Del Carlo l’accusa era quella di aver distratto delle sommme di denaro ottenendo rimborsi che non gli spettavano. Per Bertoneri, invece, l’accusa consisteva in un ammanco alla cassa della società. Vernazza era accusato di abuso edilizio, perché l’immobile della ErreEre sarebbe stato realizzato senza la documentazione edilizia necessaria. Gli episodi di peculato, ricostruiti dall’accusa, risalirebbero all’arco di tempo che dal 2009 va al 2010. Così come l’immobile al centro dell’abuso edilizio era stato terminato nel 2010.

Luciano Bertoneri, Domenico Del Carlo e Fabbio Vernazza erano presenti nella udienza di novembre quando è stata fatta la discussione. Ieri alla lettura della sentenza c’erano solo gli avvocati.

Maria Nudi