Processo del ponte di Albiano. Sfilano i testimoni della Procura

Udienza fiume per stabilire gli eventuali responsabili del crollo avvenuto nel 2020, in pieno periodo Covid

Processo del ponte di Albiano. Sfilano i testimoni della Procura

Processo del ponte di Albiano. Sfilano i testimoni della Procura

Nuova udienza fiume per il processo che riguarda il crollo del ponte di Albiano Magra. Una nuova ’puntata’ durata circa 10 ore, iniziata alle 10 di mattina e terminata poco prima di cena. Sono attualmente a processo per il collasso avvenuto nel 2020 i quattro dirigenti Damiano Menchise di Anas, Giuliano Arrighi, Gianluca Barbieri e Stefano Michela della Provincia, chiamati in causa per la manutenzione e le condizioni del ponte. Parrebbe sostanzialmente accertato che ad aver mandato fuori asse i piloni del ponte, causandone il crollo, sarebbe stata la paleofrana sul versante di Caprigliola. Per il resto c’è aperta una battaglia legale che vede le due parti contendersi, a colpi di consulenze, la verità. Il crollo fu una ’ferita’ che rimase aperta per molto tempo nel cuore dei residenti e gravò profondamente nell’economia delle due comunità, che si trovarno di colpo divise. Nel procedimento la Cna, assistita dal legale Carlo Golda del Foro di Genova, è parte civile nel processo insieme ad Adoc.

Si avvia quindi alla conclusione l’istruttora della Procura, con alcuni testimoni che hanno raccontato la loro versione davanti al giudice Ermanno De Mattia. Si tratta del capitano dei carabinieri Carlo Stopponi, il quale ha coordinato le indagini immediatamente dopo il collasso della struttura, con l’acquisizione documenti utili alla vicenda, il sindaco di Aulla Roberto Valettini, che aveva informato Anas delle continue segnalazioni da parte dei cittadini sul ponte, gli ingegneri e i geometri di Anas. Sul tema fessurazioni sulla struttura, più volte segnalate nel tempo dai residenti, le testimonianze guarderebbero tutte verso una sola direzione: non avrebbero avuto a che vedere con l’istabilità del ponte, poi collassato. Il dibattimento si è aggiornato al 3 e 4 giugno, dove saranno ascoltati gli ultimi testimoni dell’accusa, prima di passare alle difese.