REDAZIONE MASSA CARRARA

Processo ai vertici del porto, Messineo davanti ai giudici: le concessioni legittime

L’ex presidente della Port. Autorithy di Marina di Carrara. proclama la sua innocenza

"Ho firmato le autorizzazioni per la Porto di Carrara affinché potesse operare anche sui moli di ponente del porto di Marina di Carrara rispettando in pieno la normativa": il dottor Francesco Messineo, ex presidente della Port Authority di Marina di Carrara, è stato ascoltato ieri in tribunale al processo per abuso d’ufficio che lo ha coinvolto assieme all’ex segretario generale dell’Autorità portuale Nicola Del Nobile e all’ex console del porto Vittorio Maggiani. Una deposizione chiara e circostanziata da parte dell’ex presidente Messineo che ha ribattuto colpo su colpo a tutte le contestazioni del pm. L’inchiesta della procura sfociò il 26 agosto 2016 nel sequestro di tutti i mezzi meccanici della Porto di Carrara Bogazzi. L’indagine, condotta dalla Capitaneria contestò alla società l’occupazione abusiva di suolo pubblico e l’abuso d’ufficio ai vertici della ex Autorità portuale di Marina di Carrara. Finirono indagati il presidente Francesco Messineo e il segretario generale Nicola Del Nobile e il console del porto Vittorio Maggiani nella sua qualità di consigliere della Porto spa e responsabile della gestione delle macchine. Secondo la procura la Porto spa avrebbe dovuto essere in possesso della concessione demaniale (canone di 500mila euro l’anno) mentre in realtà avrebbe operato solo con una autorizzazione (canone ridotto a 15mila euro) che le permetterebbe solo le operazioni di sbarco e imbarco. Ieri in tribunale con l’escussione dell’ultimo teste, appunto Messineo, si è esaurita la fase dibattimentale e il processo è stato rinviato al 6 settembre per la discussione finale e la sentenza.

guido baccicalupi