
Marcello Ticca, vincitore della 13a edizione del Premio Bancarella Cucina premiato dal sindaco Baracchini
Pontremoli (Massa Carrara), 6 aprile 2019 - Dietro ai sapori, agli odori, al gusto di sedere a tavola o di stare dietro ai fornelli, si nascondono spesso misteriosi significati. Così la cultura della tavola fa scuola col Bancarella della Cucina in cui libri e gastronomia diventano una coppia vincente per assaporare sempre nuove emozioni. Così provano a scalare la classifica delle vendite gli autori finalisti del premio Bancarella della Cucina 2019 che sono «Mondo Ristorante» di Luca Farinotti (Edizioni Clandestine), «Il digiuno per tutti» di Stefano Erzegovesi (Vallardi), «D’onne lo sanno» di Davide Oldani (La Nave di Teseo), «L’età delle spezie» di Orazio Olivieri (Donzelli), «La salsiccia Abarth» di Silvano Faggioni (Reverdito), «Almanacco alimentare 2019» di Marco Consentino, Alessandra Gigli e Luca Piretta (Cairo). La Commissione di scelta ha reso noti i nomi al termine delle valutazioni sulle uscite dell’ultimo anno editoriale. L’evocazione di gusti e profumi si intrecciano con i personaggi attraverso i quali il cibo e il vino diventano protagonisti. Perchè i romanzi che sanno di buona cucina riescono a veicolare, attraverso il racconto, l’amore per il cibo. « I libri di cucina – afferma il professor Giuseppe Benelli, segretario del Premio- rappresentano una foto particolare del panorama gastronomico. Fondamentali per approfondire le evoluzioni del gusto rispetto al passato e avanzare suggerimenti per il futuro. La manifestazione valorizza civiltà e cultura del desco e promuove il patrimonio enogastronomico che caratterizza il nostro paese. Il cibo è così importante nella vita degli uomini che ha un ruolo anche nella religione. E il libro è lì pronto a raccontare sempre nuove storie di gola».
Vicende di vita e sbalorditive ricette come nel libro di Luca Farinotti, scrittore parmense, per il quale il cibo è «destrezza del cuore», o la presentazione di un metodo per saltare i pasti con le indicazioni di uno psichiatra nutrizionista come Stefano Erzegovesi. Poi la penna dello chef Davide Oldani che si chiede quale sia oggi il ruolo che le donne accordano alla cucina e nove icone femminili glielo spiegano. Mentre il libro di Orazio Olivieri racconta la storia delle spezie in cucina dall’antica Roma al Settecento e Silvano Faggioni fa rivivere cronache d’epoca, aneddoti, informazioni gastronomiche che si snodano nella seconda metà dell’800 e a cavallo del secolo successivo. Infine l’almanacco alimentare di Cosentino, Gigli e Piretta risponde alla classica domanda: «Che si mangia stasera?» presentando ricette facili, fatte di ingredienti comuni, nelle quantità giuste, dal costo ragionevole. Anche il presidente della Fondazione Città del Libro Gianni Tarantola è soddisfatto della selezione: «Sono stati scelti i testi che maggiormente trasmettono la sapienza e la bontà delle nostre radici, così che si possa offrire ai lettori un patrimonio di gusto e bellezza da condividere». Il libro vincitore sarà votato da 80 giurati di cui 60 librai indipendenti dell’Unione Librai Pontremolesi e dell’Unione Librai delle Bancarelle e da 20 operatori del settore enogastronomico. La cerimonia di premiazione del 14° Premio Bancarella della Cucina si svolgerà il 20 ottobre.