Pranzo di solidarietà per 220 detenuti Banchetto stellato

Successo del progetto “L’altra cucina“ nella casa di reclusione. Il vescovo: "Escludere queste persone è condannarle due volte"

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di Angela Maria Fruzzetti

Due ore di leggerezza e condivisione al pranzo della solidarietà. E non è la quotidianità per chi vive recluso che ieri ha potuto vivere un momento di spensieratezza allontanando, seppur per poco tempo, lo spettro della solitudine e dell’isolamento. Il carcere di Massa è stato uno dei 21 in Italia ad aderire all’iniziativa ‘L’Altra Cucina - per un pranzo d’amore", coinvolgendo circa 6.000 detenuti. E i reclusi di via Pellegrini hanno ringraziato i partecipanti, la direttrice dell’Istituto penitenziario di Massa e La Spezia Maria Cristina Bigi, lo chef stellato Nicola Mannella del ristorante “La Barca” di Forte dei Marmi che, aiutato da volontari, ha preparato il banchetto. Circa 220 detenuti hanno partecipato al pranzo condiviso con le autorità istituzionali e religiose, i giornalisti. Un evento che si ripete da 8 anni, interrotto dal Covid ma che riprende la sua ritualità, come ha sottolineato Bianca Marcocci del movimento ecclesiale ‘Rinnovamento nello Spirito Santo’, organizzatrice to con l’associazione ‘Prison Fellowship Italia’. "E’ un momento importante – ha commentato il sindaco Francesco Persiani – per il significato profondo di fratellanza che passa in questo periodo di festività. Il carcere di Massa è un quartiere nella città". Gianni Lorenzetti, sindaco di Montignoso e presidente della Provincia, ha sottolineato la necessità di "portare all’interno un percorso che non sia indifferenza. Questo è un luogo di sofferenza ma anche e soprattutto di forte speranza".

Il vescovo, Mario Vaccari, ha evidenziato il problema dell’inclusione dopo la pena e il difficile reintegro nella società: "Escludere queste persone dalla società civile significa condannarle due volte". Un concetto rafforzato dalla testimonianza di Mustafà: "Viviamo in una società i pregiudizi – ha detto –. Sono uscito dopo 33 anni di carcere, in misura alternativa come articolo 21 ma quando le persone sentono che sei un detenuto non ti danno casa in affitto, non ti danno lavoro".

Un pranzo consumato nello spirito della solidarietà , con le parole augurali e di preghiera di Papa Francesco nella letterina letta da Lorenzo. L’incontro è stato allietato dall’intervento di Gianfraco Phino celebre comico di Zelig e dal duo musicale dei Sonohra, vincitore del Sanremo giovani nel 2008. Un caloroso saluto è stato portato da Maria Cristina Bigi che da anni lavora per accendere i riflettori sul carcere e superare le barriere che lo dividono dall’esterno.