Porto, ambientalisti all’attacco del piano

Il Grig: "Una proposta tutta da valutare nel concreto". Inoltrata l’istanza per l’avvio della necessaria procedura di Valutazione ambientale strategica

Gli inteventi previsti al porto (segnati di rosso) secondo il nuovo Piano regolatore

Gli inteventi previsti al porto (segnati di rosso) secondo il nuovo Piano regolatore

Massa Carrara, 21 dicembre 2021 - Approvato dal Comitato di gestione della Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale, il piano organico porto, frutto di attento lavoro da parte dell’Ufficio del lavoro portuale, coordinato dal dirigente Luca Perfetti. Il piano ha l’obiettivo di coniugare le esigenze dei porti di La Spezia e Marina di Carrara con le linee guida indicate dal Pnrr e dal New Generation Ee, per l’impostazione dei processi di transizione del lavoro portuale necessari alla crescita occupazionale e a sempre maggiori standard di sicurezza collegati alla complessità delle operazioni di banchina.

"Il lavoro è il principale asset delle attività portuali, esposto in prima linea a continue pressioni tecnologiche e organizzative, che ne mutano continuamente le caratteristiche operative – ha commentato il presidente della Autorità di Sistema, Mario Sommariva –. Il futuro degli importanti programmi di sviluppo dei nostri porti, pianificati per i prossimi 3 anni nel Piano operativo, può essere assicurato solo dalle persone, a cui è necessario dare strumenti adeguati di aggiornamento e di formazione per creare e connettere tra di loro a qualsiasi livello le loro competenze, dando espressione a tutte le nostre capacità di resilienza, necessarie ad affrontare una fase così complessa come quella che sta vivendo il mondo del post pandemia". Il piano sarà finanziato con risorse proprie della AdSP, come previsto dalla legge, per complessivi 500mila euro

GrigUn piano che lascia perplessi gli ambientalisti,e non solo loro. "Da mesi ormai – afferma il Grig (Gruppo d’Intervento giuridico) – i vertici dell’Autorità del sistema portuale del Mar Ligure Orientale presentano in varie occasioni pubbliche la proposta di nuovo piano regolatore portuale (Prp) del porto di Marina di Carrara, magnificandone le grandi opportunità sul piano economico-sociale e anche ambientale. In tali occasioni vengono citati studi e ricerche che escluderebbero danni all’ambiente, ma enti locali, comitati, associazioni e residenti rimangono fortemente dubbiosi. Nessun atto, nessuna proposta, però, risultano formalmente depositati. In proposito, l’associazione ecologista Grig odv ha inoltrato ieri una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti con la richiesta di avvio della necessaria procedura di valutazione ambientale strategica (Vas) riguardo gli atti di pianificazione e programmazione del porto di Marina di Carrara. Coinvolti i Ministeri della cultura e della transizione ecologica, la Regione Toscana, l’Autorità del sistema portuale del Mar Ligure Orientale, la Soprintendenza di Lucca, il Comune di Carrara. E’ nell’ambito della prescritta procedura di Vas, che elaborati progettuali, documenti scientifici, studi, ricerche ambientali vengono analizzati pubblicamente per predisporre la programmazione tendenzialmente migliore per l’ambiente e gli effetti diretti e indiretti su di esso. La nuova proposta di piano regolatore è tutta da valutare nel concreto. Piani, programmi, lavori ingenti senza che finora risulti avviata la necessaria procedura di Vas tanto più necessaria quanto sussiste sul piano territoriale-ambientale una stretta contiguità fra le aree portuali e il centro abitato di Marina di Carrara, con tutti i rischi evidenti di un aumento dell’inquinamento e un degrado della qualità della vita".