REDAZIONE MASSA CARRARA

"Porto, il lavoro va alla Spezia". La formazione riservata ai liguri

Mannini della Fit Cisl chiede alla Regione Toscana di finanziare progetti per l’occupazione apuana

"Porto, il lavoro va alla Spezia". La formazione riservata ai liguri

Una penalizzazione per le nostre maestranze e per l’intero territorio. Così Luca Mannini della Fit Cisl saluta il nuovo corso di formazione organizzato dalla Scuola Nazionale Trasporti e Logistica di La Spezia, riservato agli spezzini e che darà lavoro agli spezzini. "La scuola – scrive Manini – sta organizzando un corso destinato a 10 persone in cerca di occupazione, senza alcun limite di scolarità, per 800 ore di formazione parte delle quali svolte direttamente in azienda in contesto di lavoro. Una notizia da far illuminare il cuore. D’altronde un corso per la formazione di addetti quali driver di carrelli, gru e ralle nonché di addetti specializzati in servizi di rizzaggio e supporto al sollevamento delle merci è una bella opportunità per formare ed inserire operatori polivalenti all’interno di tutto il ciclo operativo nave-terminal nel porto".

Invece una bella doccia fredda .

"Ci siamo finti disoccupati e abbiamo chiamato la Scuola Nazionale Trasporti e Logistica della Spezia. Ci hanno spiegato che essendo il corso finanziato dalla Regione Liguria questo è riservato ai soli disoccupati con residenza o domicilio ligure". Mannini si congratula qundi conla Regione Liguria "che ogni anno investe sulla formazione di personale portuale a beneficio dei propri concittadini. Demerito invece alla Regione Toscana che anziché finanziare iniziative a favore dell’occupazione si è concentrata nell’aumento dell’addizionale Irpef. Non vediamo perché si debba pubblicizzare tale iniziativa sul nostro territorio formando allievi spezzini con l’ausilio anche delle nostre aziende portuali locali utilizzate per far fare formazione sul campo; aziende poi che, nel momento cui avranno necessità di assumere, daranno priorità a queste figure formate a tutto discapito dei cittadini apuani. E’ quanto già sta avvenendo alla Fhp, terminalista del porto, che a fronte di un corso di formazione organizzato lo scorso anno dalla Scuola Nazionale Trasporti, sempre finanziato dalla Regione Liguria e sempre riservato a cittadini liguri, ha da poco assunto cinque di quei corsisti".

Il sindacato si sente in dovere di tutelare il nostro territorio e chiede che "le possano rispondere alle necessità occupazionali del territorio in cui sono ubicate. Che si organizzino corsi utilizzando le nostre aziende per formare persone della Liguria che poi lavoreranno qui non ci va giù". Da qui l’appello all’Autorità portuale, a Comune e Provincia affinché pensino a tutelare l’occupazione.