"Politeama, si chiarisca con una commissione"

Ferri chiede un’ulteriore inchiesta per fare luce sul futuro del teatro . Il Pd difende Gea Dazzi che parlò di demolizione: "Una frase forzata"

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"Politeama: dall’assessore Gea Dazzi una frase superficiale e preoccupante". Non smettono di far discutere le parole della titolare alla Cultura sul futuro dello storico edificio di piazza Farini. Quel suo "la fine del Politeama sarà la demolizione" detto en passant durante il suo intervento ufficiale nella conferenza di presentazione del concorso ‘Marmo all’opera’ ha fatto saltare sulla sedia l’opposizione al gran completo e ora anche Cosimo Ferri non risparmia aspre critiche a Dazzi.

"E’ evidente – dice il consigliere di minoranza – come non conosca la complessità del problema, bisogna leggere le relazioni tecniche e trovare la soluzione giusta. Il rilancio di Carrara parte anche dal Politeama che da troppo tempo aspetta una risposta. Come sindaco avrei chiesto il dissequestro della parte di proprietà del Comune il giorno dopo l’ insediamento e convocato un tavolo con la proprietà privata e con tutti gli interlocutori. Una parte è pubblica, ma una parte è di proprietà privata, non penso proprio – prosegue Ferri – che l’assessore Dazzi abbia il potere di abbattere ciò che non è suo e ne possa parlare con questa superficialità. Il Politeama non va abbattuto ma, restituito alla città e ai carrarini. Penso che sia anche necessario istituire nuovamente una commissione d’inchiesta e che si faccia luce e si dia un contributo concreto per trovare una soluzione. Queste affermazioni dell’assessore alla Cultura dimostrano l’approccio della giunta Arrighi e la visione che hanno di questa città. La sindaca prenda le distanze da queste dichiarazioni e spieghi alla città come intenda procedere sul Politeama".

A prendere le difese dell’assessore ci provano allora dal circolo di Carrara centro del Pd provando a bollare come nulla più che una boutade lo sfogo dell’assessore, nonostante questo sia avvenuto davanti a una platea e durante una conferenza stampa. "Crediamo – spiega il segretario Luciano Morotti -sia necessario un chiarimento: il Politeama è uno degli elementi distintivi della nostra città. Per questo non è sostenibile forzare una frase che denota l’impotenza di tutti di fronte alla sequela quasi ventennale di denunce, ordinanze e ricorsi al Tar che andranno ben oltre il 2023. La battuta ha però quasi riaperto un dibattito da campagna elettorale da parte dell’opposizione. Ciò rischia di estendere lo status quo. Il tema è notissimo a tutte le componenti politiche, alla maggioranza e a tutto il consiglio comunale. La sindaca ha inserito nei suoi programmi questo importante recupero e ciò è di garanzia per le future azioni del Comune. Abbiamo chiari gli obiettivi per la città che, attraverso l’intero consiglio comunale, dovrebbe trovarsi unita per un risultato bi-partisan".