ANGELA MARIA FRUZZETTI
Cronaca

Poche iscrizioni, a rischio alcune primarie

Scarseggiano i bambini per le scuole di Alteta, Bagaglione, via Fiume, Mirteto e Forno. Cresce la preoccupazione tra i genitori

Poche iscrizioni, a rischio alcune primarie

di Angela Maria Fruzzetti

Iscrizioni alle scuole primarie: serpeggia una certa preoccupazione tra i genitori delle zone di Alteta, Bagaglione, via Fiume, Mirteto, Forno che hanno i figli pronti a iniziare l’avventura scolastica. Il problema sta nei numeri che non ci sono: mancano gli iscritti sufficienti per formare nuove classi. Alcune mamme sono molto preoccupate, come riferiscono, perchè, per esempio, decidono di iscrivere il figlio ad Alteta, per comodità e per scelta, e rischiano di trovarselo in altra scuola, alimentando classi già numerose. "Ciao a tutte – scrive una mamma su Facebook – vi chiedo una cosa che non è inerente al gruppo ma per me e tante altre persone è importante. Purtroppo la scuola di Alteta rischia di chiudere. Sono anni che ci provano e grazie alla cattiva pubblicità e al fatto che ci sono pochi bimbi nati nel 2017 anche quest’anno non si riesce a fare la prima. La scuola è carina, con un bel giardino, il parcheggio e il servizio dell’autobus scolastico. Se qualcuno può aiutarci a non farla chiudere ne sarei grata. Le nostre maestre sono tutte giovani, carine e disponibili ed è un vero peccato pensare che la scuola verrà chiusa perché senza iscritti". Questo è l’appello di una mamma di Alteta che ha suscitato commenti in cui si evidenziano altre criticità: in poche parole sono a rischio le scuole con pochi iscritti in favore delle famose "classi pollaio".

A tranquillizzare la situazione le parole di Donatella Buonriposi, dirigente dell’Ufficio scolastico Massa Carrara e Lucca, da noi contattata. "La denatalità è un fenomeno nazionale ma si fa sentire di più in certe aree del paese. I genitori possono fare varie ipotesi però noi dobbiamo avere le iscrizioni al completo e ci arriveranno alla fine di febbraio. Non ho ancora i dati esatti perché i presidi li stanno mettendo ora in piattaforma. Quando ci saranno i dati precisi si potrà vedere come è realmente la situazione. Poi, verrà definito un organico dal Ministero, da Roma, e che trasferirà a Firenze. Firenze deciderà le cattedre da assegnare ai territori. L’organico viene fatto dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori e quelli del superiore devono ancora comunicare completamente per cui non possiamo anticipare nulla. Questo è un trend che stiamo registrando da diversi anni, in costante aumento, finchè non arriverà anche alle scuole superiori e si ridurranno le classi. E’ chiaro che se a un paese gli leviamo la scuola gli leviamo l’anima però non si può pensare di fare le politiche della famiglia sulla scuola. Bisogna pensare a delle politiche vere per la famiglia dopodiché se alle giovani coppie diamo maggiori servizi, trasporti, asili, si stabiliscono con maggior facilità anche nelle zone più periferiche".

Insomma, la coperta è corta e la scuola deve fare i conti con una drastica riduzione degli alunni che avrà una forte ripercussione sugli organici e sulla formazione delle classi. Il problema è nazionale e secondo le previsioni, dalla Relazione tecnica alla Legge di Bilancio, nei prossimi 10 anni, entro il 2034, ci saranno 1,4 milioni in meno circa di ragazzi fra i 3 e i 18 anni. Un calo di oltre 100mila alunni l’anno. A essere cancellati saranno circa 600 istituti, mentre il numero degli attuali dirigenti scolastici sarà praticamente dimezzato nei prossimi 8 anni. Forse sarebbe utile eliminare le ’classi pollaio’ in favore di classi meno affollate, ripensando a un nuova didattica con nuovi organici, salvaguardando anche le scuole periferiche.