
Poca manutenzione al lago: "Panche e ponti sconnessi"
Un luogo dove rilassarsi, conoscere la natura e scoprirne i segreti, osservando flora e fauna immersi nella bellezza. Il lago di Porta, polmone verde e azzurro, è frequentato da studenti, famiglie e ricercatori ma molti suoi angoli sono in condizioni problematiche. A segnalare incuria, scarsa manutenzione e difficoltà di transito è Niccolò Ghionzoli, cittadino appassionato di birdwatching e abituale frequentatore del parco. Tra l’altro, è tra i firmatari che due anni fa suggellarono la sottoscrizione del “Contratto di Lago Porta“, dedicato al monitoraggio delle acque e alla tutela della biodiversità. "Sabato ho fatto un giro, dopo circa due mesi e mezzo, con alcuni amici al lago di Porta e l’ho trovato davvero trasandato – spiega – A parte il fatto di non risultare un bel biglietto da visita per i tanti turisti stranieri che arrivano, basta vedere la cartellonistica divelta dedicata alla natura, c’è da dire che le panchine lungo il percorso sono spesso e volentieri rotte e usurate. I rifiuti sono abbandonati in più punti e la staccionata che delimita il sentiero è via via staccata e in cattivo stato". In particolare Ghionzoli punta il dito sul ponticello di legno sul torrente Montignoso, che permette di collegare Cinquale al Lago di Porta e poi Renella: "Le assi sono sconnesse e usurate, in una la rottura di un segmento di legno ha scoperto un pericoloso chiodo in ferro – sottolinea – Pericoloso per carrozzine, sedie a rotelle ma anche per le zampe dei nostri amici pelosi. Inoltre, alle due estremità le tavole creano degli scalini potenzialmente fastidiosi al passaggio in sicurezza. Forse ad alcuni frequentatori questa situazione di incuria sta bene, non a tutti però. La manutenzione deve essere fatta con regolarità".