Tutti sanno che un quotidiano ha il compito di informare ogni giorno, ma forse non tutti sanno che in Toscana La Nazione è la testata storicamente più vecchia, con i suoi ben 165 anni, da compiere a luglio. Sorella maggiore della nostra Italia, coetanea della nostra Provincia è la prima testata con le caratteristiche del quotidiano moderno: uscita giornaliera e informazioni variegate. Ma un quotidiano dell’Ottocento che richiama, prima che un’unità politica, il sentirsi uniti dalla storia comune, dalle tradizioni non è un po’ troppo particolare? A conoscerne la storia più che particolare è di buon augurio! Era la sera del 13 luglio 1859 e Bettino Ricasoli, convocò a Palazzo Vecchio Carlo Fenzi, Piero Puccioni e Leopoldo Cempini perché l’idea di far nascere la nazione, unificare tutta l’Italia doveva andare avanti. Il Barone di Ferro incaricò i tre di dare vita al progetto: "Lor signori mi chiesero di fondare un giornale politico: rifiutai. Oggi concedo, ma ad un patto: che domani e nelle prime ore del mattino il giornale venga alla luce". I tre iniziarono a lavorare al progetto insieme ad Alessandro D’Ancona, come tipografia fu scelta quella di Gaspare Barbera in via Faenza, e in poche ore scrissero testi politici. Alle 10 del mattino seguente uscirono in stampa le prime 3mila copie del numero zero, in formato ‘mezzo foglio’. Il 19 luglio 1859 uscì la prima edizione ufficiale del quotidiano della futura nazione italiana, l’unica testata che non ha mai modificato il suo nome e ci tiene informati da 165 anni.
CronacaPiù antico dell’Italia, coetaneo della nostra provincia