Picchiarono un giovane: due a processo

Devono rispondere di lesioni gravissime. Uno è italiano, l’altro albanese . La vittima è di origini marocchine. Ieri l’ultima udienza

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di Andrea Luparia

Conto alla rovescia per la sentenza riguardante un brutale pestaggio avvenuto nel 2014 non lontano da un noto locale di Aulla. Ieri mattina, in Tribunale a Massa, sono stati ascoltati gli ultimi testimoni, tra i quali uno dei carabinieri intervenuti sul posto. Subito dopo il presidente del collegio giudicante ha chiuso l’udienza. La prossima udienza è stata fissata per il 20 febbraio. Quel giorno il Pubblico Ministero farà la sua requisitoria, gli avvocati faranno le loro arringhe e poi i giudici si chiuderanno in Camera di consiglio per emettere la sentenza. Qualunque essa sia. Intendiamoci. Quella di ieri non è stata, almeno all’apparenza, una delle udienze più importanti. Diciamo che difesa e Pm hanno sollecitato alcuni chiarimenti, come quando è stato chiesto ad un teste se qualcuno aveva colpito con dei calci la macchina dei carabinieri che erano corsi sul posto appena li avevano chiamati. L’uomo ha però detto che non ha visto atti di questo tipo.

Ma riepiloghiamo un minimo la storia. Intanto facciamo un salto indietro nel tempo tornando al 2014 (i tempi della giustizia italiana purtroppo sono quelli che sono...). Sotto accusa ci sono due giovani: uno è italiano, l’altro è albanese. Secondo il Pubblico ministero, i due avrebbero brutalmente picchiato un giovane nato in Marocco ma da tempo residente nel nostro paese. Il pestaggio sarebbe avvenuto fuori del locale, nel parcheggio per capirci, anche se, probabilmente, qualche scambio di battute poteva esserci stato già dentro il locale. Ma è fuori che, dopo gli insulti e le minacce, i tre sarebbero passati dalle parole ai fatti.

E il diverbio sarebbe velocemente diventato un feroce pestaggio, tanto che i due sono accusati di lesioni gravissime. Impossibile ovviamente, prevedere quale potrebbe essere la sentenza. Di certo, se i due saranno giudicati colpevoli, questo potrebbe aprire le porta ad una causa per risarcimento danni. E l’eventuale importo potrebbe essere abbastanza cospicuo. Da notare che oltre agli avvocati difensori, in aula c’è anche la parte civile, con un legale che tutela il giovane marocchino selvaggiamente picchiato.