"L’elettorato a Massa premia il nostro buon operato degli ultimi cinque anni". È soddisfatto Francesco Persiani per quel 35 per cento da lui stesso definito un punteggio "importante, che dimostra come la nostra coalizione abbia preso una maggioranza abbondante". Si lascia andare ai primi festeggiamenti “contenuti” nel suo comitato elettorale della galleria Da Vinci, dopo lunghe ore di attesa mentre i risultati dei seggi arrivavano alla spicciolata. Lunghe ore durante le quali ha cercato di dissimulare la tensione, talvolta evitando di seguire i numeri che uscivano da ogni sezione. Il candidato sostenuto da Forza Italia, Lega, e dalle liste civiche Civici Apuani e Francesco Persiani Sindaco, ha “ufficialmente” taciuto finché i risultati si sono definiti con maggiore chiarezza e sulla sua promozione al ballottaggio non c’erano più dubbi. Si è lasciato andare ai primi sorrisi insieme ai vertici della destra locale, ai candidati consiglieri e ai suoi più stretti collaboratori.
"È un risultato che deve darci enorme soddisfazione a livello locale – ha esultato alla fine – perché abbiamo fatto meglio anche rispetto al voto politico del 2022. Inoltre abbiamo migliorato anche il trend positivo iniziato nel 2018, quando al primo turno ci eravamo fermati al 28 per cento". Resta, tuttavia, il rammarico per una spaccatura della destra che "ha reso impossibile vincere direttamente al primo turno". Riguardo eventuali apparentamenti al secondo turno, Persiani preferisce chiudere la porta a riappacificazioni e grandi intese, sostenendo di voler parlare anzi all’elettorato e cercare il contatto con i cittadini.
"Massa ha comunque dimostrato di cercare un primo cittadino da questa parte politica – ha detto –. Noi adesso dobbiamo indirizzarli verso il centrodestra per non riconsegnare alla sinistra una città che in questi cinque anni è stata governata molto bene su qualunque fronte e su tutto il territorio. A dimostrarlo c’è la sommatoria dei voti della destra, largamente superiore a quella del centrosinistra. Tutto quello che in questi anni non abbiamo potuto fare è stato perché ce lo hanno impedito. Possiamo festeggiare ma da domani dovremo impegnarci per far capire alla cittadinanza che il 28 e 29 maggio esisteranno due sole alternative: tornare indietro di 5 anni oppure continuare sulla strada che abbiamo intrapreso".
Sono 5 i punti percentuale di vantaggio sul candidato PD Enzo Romolo Ricci, un dato che Persiani tiene a sottolineare. "I numeri della sinistra non vanno oltre il 30 per cento ottenuto dal PD. Bisogna dare atto che gli elettori si sono concentrati su un unico candidato, che sarà al ballottaggio. Noi adesso – ha ribadito il sindaco uscente – dobbiamo iniziare a spiegare ai cittadini che al ballottaggio ci sarà da scegliere fra un sindaco di centrodestra e uno di centrosinistra. Non possiamo dare la città in mano a Ricci. Nelle ultime settimane, poi, sono successe cose che hanno destabilizzato l’elettorato di centrodestra, ma confidiamo in un buon esito perché le nostre basi sono molto buone. Dobbiamo fare capire ai cittadini che c’è la possibilità di proseguire su questa strada".
Salgono ancora i dati relativi all’astesionismo, che si conferma il “partito” più votato con quasi il 40 per cento degli aventi diritto che non si è presentato alle urne (nel 2018 l’affluenza era stata del 62,45 per cento). Un tema, questo, che Persiani non manca di analizzare. "È un dato patologico – ha concluso – della politica italiana. In altre parti d’Italia i numeri sono simili o addirittura peggiori rispetto a quelli di Massa. Noi ora dobbiamo lavorare perché lo stesso elettorato torni ad esprimersi al ballottaggio per il secondo turno".