Per dire basta all’omofobia. La chiesa metodista contro ogni tipo di discriminazione

L’incontro domani, presente anche l’amministrazione

Per dire basta all’omofobia. La chiesa metodista contro ogni tipo di discriminazione

Per dire basta all’omofobia. La chiesa metodista contro ogni tipo di discriminazione

La chiesa metodista si schiera contro l’omofobia e le discriminazioni di genere. In occasione della giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia del 17 maggio, il consiglio di chiesa ha deciso (come ogni anno) di riservare al tema il culto delle 11,30 questa domenica. La liturgia sarà presieduta dal pastore Massimo Marottoli e saranno presenti la vice sindaca Roberta Crudeli del Comune di Carrara e i rappresentanti di realtà sensibili al tema come Arcigay, Arci e Spazio Alberica. La chiesa metodista ha esteso l’invito anche a tutta la cittadinanza, alla Fondazione Aldo Mieli, alla Fondazione Crc, all’Accademia apuana della Pace, a tutti le associazioni e i gruppi teatrali che gravitano attorno alla vita del tempio di corso Rosselli. Dopo la ‘Cena del Signore’ ci sarà il momento "degli avvisi", un particolare momento dedicato agli interventi delle rappresentanze invitate. In città l’antica comunità metodista conta meno di 100 membri e la chiesa di Corso Rosselli è frequentata da circa una trentina di persone, tutte molto attive e inserite nel tessuto culturale del territorio di Massa Carrara, senza dimenticare i rapporti ecumenici e il terzo settore per iniziative di solidarietà. Il presidente del Consiglio di chiesa è Simone Fiaschi, mentre la vice presidente è Iris Incerti. Il Consiglio è l’organo di governo e viene eletto ogni anno dall’assemblea di chiesa in modo democratico e orizzontale. Il pastore è un membro del Consiglio e il suo voto vale uno, come per gli altri membri. Le proposte vengono sottoposte al voto e per diventare decisioni operative dovranno passare con la metà più uno dei voti.

Alessandra Poggi