REDAZIONE MASSA CARRARA

Giani-Tomasi, vince il fair play. Impegno doppio per le coop

Il governatore: "L’ufficialità? Non provocatemi". E Il ’rivale’ al veleno: "Serve un biglietto per Roma"

Il presidente regionale Eugenio Giani con il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, candidati in pectore per la Regione

Il presidente regionale Eugenio Giani con il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, candidati in pectore per la Regione

Fortuna che Legacoop Toscana ci ha messo una pezza. Chissà, altrimenti, quanto altro tempo sarebbe occorso prima di riunire sotto uno stesso tetto Eugenio Giani e Alessandro Tomasi. Ancora confinati a candidati governatori in pectore per il centrosinistra e centrodestra alle prossime regionali.

"Ma non vi siete scocciati di aspettare l’ufficialità?", il pressing dei cronisti a margine dell’assemblea dei delegati di Legacoop (all’interno della tre giorni della rassegna ‘La cooperazione in Festa’). "Per cortesia, signori, non provocatemi", ridacchia il presidente uscente Pd. "Per saperlo servirebbe un biglietto per Roma. Non è serio fare campagna elettorale un mese prima del voto", l’ironia con una punta di veleno del sindaco di Pistoia di Fratelli d’Italia. Avanti comunque "10 a 1" in puntualità ("Ma davvero è arrivato prima Giani di me?"), e con la saggezza "da moderato" nel sfruttare l’occasione per accreditarsi e farsi strada in un’arena tipicamente distante dagli ambienti del centrodestra.

Questione di sfumature: per Salvini esistono "cooperative delle zecche rosse" quando si parla di migranti e integrazione, per Tomasi invece costituiscono "un’asse portante" di servizi educativi, sociali, commerciali con cui avere "una imprescindibile e leale collaborazione" a tutela dei "nostri territori e dei loro prodotti genuini spesso penalizzati dalle filiere di discount che massimizzano i profitti". La richiesta degli addetti ai lavori delle coop è che "la politica dia una mano, perché a volte ci siamo sentiti lasciati da soli". "La Toscana, ormai non più felix, deve puntare a diventare una regione del benessere, dove il sistema cooperativo contribuisce a costruire un welfare di prossimità che coinvolga tutti i settori, dalla sanità alla cultura", l’appello del presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini. "Agli amici delle cooperative" Tomasi ha scelto di tendere una mano, consapevole da sindaco della difficoltà fronteggiate dai Comuni con i tagli lineari dei governi, "compresi quelli del mio stesso colore politico". "Non ho condiviso per esempio il taglio del contributo affitti varato dall’attuale governo – ha detto il meloniano –, ormai siamo oltre la soglia dell’emergenza abitativa. Le politiche di welfare saranno centrali nei prossimi anni. E con voi, mondo delle cooperative, non si tratta di un mero lavoro di erogazione dei servizi, ma di una co-progettazione per innalzare la loro qualità".

Da parte del governatore uscente Giani un impegno che ha come orizzonte la prossima legislatura. Quella di "una legge regionale ad hoc con nuovi contributi pubblici per sostenere i progetti e valorizzare il mondo e il ruolo della cooperazione", promette il presidente della regione. Convinto che la cooperazione debba continuare ad essere "un pilastro identitario della Toscana, non solo per la sua storia, ma per la capacità concreta di generare lavoro, comunità e territorio".

Applausi nel Salone Brunelleschi dentro l’Istituto degli Innocenti per i due ‘duellanti’ di Pd e FdI. Ancora per un po’ a debita distanza, senza botta e risposta e dibattiti da vera campagna elettorale. In attesa delle rispettive fumate bianche dalla Capitale, è rimasto il tempo del taglio del nastro e delle photo opportunity per il via alla rassegna di Legacoop. "Non troppo vicini mi raccomando - sdrammatizza Giani strizzando l’occhio a Tomasi –. Bisogna stare un po’ distaccati via, sennò poi ci accusano di fare inciuci".