ANGELA MARIA FRUZZETTI
Cronaca

Il Pd: "Scelta calata dall’alto che lascia amarezza e delusione"

"Una scelta calata dall’alto che lascia amarezza e delusione". E’ questo il commento alla firma della convenzione della nuova questura...

"Una scelta calata dall’alto che lascia amarezza e delusione". E’ questo il commento alla firma della convenzione della nuova questura...

"Una scelta calata dall’alto che lascia amarezza e delusione". E’ questo il commento alla firma della convenzione della nuova questura...

"Una scelta calata dall’alto che lascia amarezza e delusione". E’ questo il commento alla firma della convenzione della nuova questura da parte di Claudia Giuliani (nella foto), segretaria del Pd di Massa. "L’annuncio del sindaco – continua Giuliani – ci lascia un profondo senso di amarezza. Non per il progetto in sé, né per la necessità di dotare la città di infrastrutture adeguate alla sicurezza e al buon funzionamento delle istituzioni. Ma per il modo in cui la decisione è stata assunta e comunicata. Il fatto che il via libera sia arrivato dal ministero dell’Interno non giustifica la totale assenza di confronto con la cittadinanza, con le realtà territoriali, con chi vive il quartiere e ne conosce fragilità e bisogni. Una scelta così rilevante, con evidenti ripercussioni urbanistiche, ambientali e sociali, è stata presa senza alcun percorso di condivisione, senza ascolto". Il punto contestato dal Pd, dall’opposizione e da tutte le associazioni ambientaliste, anche con manifestazioni e raccolta di firme, riguarda soprattutto la scelta del luogo.

"Lo sgambatoio del Parco degli Ulivi – afferma la segretaria Pd – è uno spazio pubblico prezioso. Un punto di incontro tra persone, un’area verde utile per la socialità, per il tempo libero, per la qualità dell’aria e della vita. Un’area che rappresenta un piccolo, ma importante presidio ambientale e relazionale in una zona già congestionata e povera di spazi liberi. Vederla sacrificata in nome di una scelta imposta lascia non solo delusione ma anche un senso di impotenza e disconnessione tra istituzioni e cittadini. Sarebbe stato auspicabile, e doveroso, coinvolgere la comunità locale, informarla per tempo, valutare insieme possibili alternative, trovare un equilibrio tra le esigenze pubbliche e il diritto alla vivibilità del territorio. Nulla di tutto questo è stato fatto. Ora, a decisione presa, chiediamo almeno che venga aperto un canale di dialogo con il quartiere, che siano garantite compensazioni ambientali vere e misure per contenere l’impatto urbanistico e viabilistico dell’opera. E soprattutto, chiediamo che questo non accada più".