
Un biglietto dal passato, trovato in un cassetto, svela la storia straordinaria di una donna trasferitasi dopo il matrimonio dalla Liguria in Salento, nel paese natale del marito. Quella ’forestiera’ diventerà un personaggio indimenticabile. "Nel cartoncino da visita di 100 anni fa c’era scritto il nome della mia bisnonna: Anna Allavena, portalettere - ha raccontato la vincitrice del Premio Bancarella Francesca Giannone col libro ’La Portalettere’ ( Editrice Nord), che ha ottenuto 172 voti-. Incuriosita, mi sono messa sulle sue tracce e ho scoperto le vicende di una donna che è riuscita a vivere senza i condizionamenti delle leggi non scritte che mettono i lacci alle mogli del sud. In quel contesto nessuna donna le somiglia".
La vicenda si svolge negli anni Trenta e narra il percorso di vita di una femminista in anticipo rispetto ai tempi, diventata la prima postina del Salento e anche un punto di riferimento. Ma è anche la storia di una donna amata contemporaneamente da due fratelli inseparabili. Il libro segna anche l’esordio di Francesca Giannone, laureata in Scienza della Comunicazione, che ha studiato cinema al Centro sperimentale di cinematografia di Roma e coltiva la passione della pittura. Lo scrutinio ha sancito il trionfo dell’autrice: 179 le schede arrivate, contenenti ciascuna tre voti: 150 sono state aperte con scrutinio silente mentre le ultime 29, svelate dal notaio Sara Rivieri, coadiuvata da Ignazio Landi, Giuditta Bertoli, Cosimo Maria Ferri per la Fondazione Città del Libro e Roberto Lazzarelli ed Alessandro Tarantola per le Associazioni dei Librai.
Della sestina finale facevano parte anche Massimo Cotto con ’Il re della memoria’ (Gallucci) 86 voti, Davide Cossu con ’Il quinto sigillo’ (Newton Compton) 79, Sandro Neri con ’Gaber’ (Hoepli) e Bea Buozzi con ’L’anno delle parole ritrovate’ (Morellini) pari merito con 72 e Francesca De Paolis con ’Le distrazioni’ (HaperCollins) 53, Francesca Giannone succede nell’albo d’oro del premio Bancarella a Stefania Auci che lo scorso anno si era imposta con ’L’inverno dei leoni’. Dentro i libri finalisti si trovano tutti gli ingredienti della letteratura: dal thriller storico nella Firenze rinascimentale, scossa da una morte violenta nel corso di un conclave, alla biografia di un grande artista come Gaber, al racconto delle vicende che si scatenano in un condomino in seguito all’arrivo di una misteriosa lettera, al noir che si snoda sui personaggi da una tragica notte di 20 anni prima. Ad intervistare gli autori la giornalista Monica Marangoni. Ogni libro è stato presentato anche da una canzone del cantautore Davide Combusti (The Niro).
Il salotto dei finalisti, è stato intervallato dalla consegna delle Gerle d’Oro ai librai Davide Giovannacci, a Giorgio Tarantola e Alessia Panassi. Momento toccante, la gerla d’oro alla memoria di Marco Mattioli, recentemente scomparso, consegnata alla vedova Giulia Faggian. Giuseppe Benelli ha consegnato una targa ricordo per i 120 anni di attività della Libreria Giovannacci di Biella.
Natalino Benacci