
Papa Francesco ha deciso di consacrare la Russia e l’Ucraina al Cuore immacolato di Maria. Lo farà il 25 marzo. Sarebbe una gioia (e forse lo sarà) per il compianto don Siro Tovani che, nel 2017, chiese al Santo Padre di procedere alla consacrazione della Russia al Cuore immacolato di Maria, secondo le modalità che a suo tempo avrebbe indicato Suor Lucia dos Santos. Gaudenzio Posterli, grande amico di don Siro Tovani, ci ha fornito la lettera che il 21 dicembre 2017, Pietro Cardinale Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, scrisse in risposta alla missiva inoltrata dal parroco apuano. Don Siro Tovani, deceduto lo scorso mese di febbraio all’età di 96 anni, aveva molto a cuore la consacrazione della Russia, tanto che un mese prima, a gennaio, in tempi non sospetti, durante un incontro, gli avevamo posto una domanda circa le sue impressioni sulla crisi mondiale: "Non è stato fatto ciò che la Vergine ha chiesto a Fatima con la consacrazione della Russia – rispose amareggiato - . E la Madonna ci sta male". "Finché la Russia non sarà consacrata non avremo la pace nel mondo" diceva. E adesso questo suo grande desiderio sta diventando realtà. La data del 25 marzo, scelta da papa Francesco, intreccia diverse ragioni liturgiche e politiche: si tratta infatti di un giorno che assomma devozione mariana, pratica penitenziale e memoria storica. Sullo sfondo della guerra russa in Ucraina, "venerdì 25 marzo, durante la Celebrazione della Penitenza che presiederà alle 17 nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco consacrerà all`Immacolato Cuore di Maria la Russia e l`Ucraina", come annunciato dalla Santa Sede.