Paese “ostaggio” di un uomo "Minacce e aggressioni a tutti"

Il grido di allarme del borgo di Caglieglia per la convivenza difficile con un cinquantenne instabile "Da tre anni vive in una casa senza luce, gas, acqua e servici igienici". Sos ai servizi sociali del Comune.

“Prigionieri” di un cinquantenne con non pochi poblemi di equilibrio nei rapporti con i paesani. Gli abitanti del piccolo borgo di Caglieglia ora non hanno paura, non vivono più sereni. E lanciano una richiesta di aiuti ai servizi sociali affinchè intervengano per ristabilire la tranquillità nel paese e soprattutto per aiutare l’uomo che da circa un mese dà sempre più spesso in escandescenze e se la prende con loro. "Non sappiamo più a chi rivolgerci – dicono alcuni residenti –. Abbiamo presentato diverse denunce alle forze dell’ordine, la polizia è arrivata in paese più volte ma nulla è cambiato". Una vicina racconta che l’uomo è arrivato a Caglieglia tre anni fa e da allora vivrebbe in una casa senza luce, gas, acqua e servizi igienici. "Si vedeva che era una persona nel bisogno – racconta – e mi sono prestata per aiutarlo, dandogli l’allaccio della corrente tramite un cavo, procurandogli cibo. Ma non solo io: tutti a Caglieglia lo hanno aiutato. Manifestava una situazione di difficoltà ma era tranquillo. Era anche piacevole fare una chiacchierata con lui e cercavamo di stargli vicino, come potevamo". Ma a un certo punto, secondo le testimonianze, la situazione è degenerata. "Dagli ultimi giorni di aprile è come se fosse impazzito – raccontano –. Insulta, offende, danneggia le auto, libera il cane quando c’è gente, soprattutto bambini, nella piazzetta che è un luogo di socializzazione. Non possiamo più uscire di casa: se ci vede lancia bottiglie contro di noi".

Una situazione non più gestibile. "Ho mio nonno a Caglieglia, un paesino di circa 50 anime, e non riesco più ad andare a trovarlo: quando questa persona mi vede arrivare comincia a lanciare bottiglie. E per fare dispetto a tutti, imbratta le auto con le feci. Mi ha minacciata e adesso mi rivolgerò alla polizia. Intervenga qualcuno, soprattutto per lui, per aiutarlo a ritrovare un po’ di serenità". Secondo i residenti, le forze dell’ordine sono intervenute più volte: otto volte in dieci giorni. "Hanno fatto il possibile – raccontano le donne – ma il tipo quando vede la polizia chiama l’ambulanza accusando malori che pensiamo non abbia. Essendo un Bpco si fa portare all’ospedale e questo gli consente di evitare un Tso. Poi torna a casa e ricomincia le sue follie. E così un intero paese è prigioniero di questa assurda situazione. A Caglieglia la polizia è arrivata più volte, l’ambulanza pure e ci sono voluti anche i vigili del fuoco perchè non apriva. E’ possibile tutto questo? E’ possibile per noi continuare così, con uno che minaccia, offende, si denuda davanti alle donne, libera il cane quando i bambini giocano, lancia bottiglie, danneggia auto, imbrattandole di feci? Qualcuno deve intervenire".