Una storia che non vorremmo mai raccontare. Una presunta, lunga, serie di episodi che vede una persona indifesa fare i conti con colui che dovrebbe difenderlo dalle insidie della vita invece che procurargli problemi. Il bimbo lo accusa di avergli messo le mani addosso nelle parti intime. L’uomo, che ha precedenti penali, nel caso specifico una condanna a un anno e 6 mesi, pena sospesa, per stalking, ha però negato tutto quanto raccontato dal figlio. I fatti risalgono all’estate del 2022: il bimbo, minore, racconta di essere stato toccato nelle parti intime dal padre. Lo racconta alla mamma, così come racconta che l’uomo si sarebbe introdotto nella sua camera da letto per toccare più volte i genitali del bimbo.
La donna rimane colpita dalle parole del figlio e vuole vederci chiaro: si fa spiegare cosa fosse successo nell’arco di presunte sere e decide di non lasciare cadere queste accuse. Prende coraggio e racconta tutto all’assistente sociale al fine di gettare un faro sulla triste vicenda. La versione viene poi tradotta in una denuncia che finisce sul tavolo della Procura. L’uomo respinge tutte le accuse, a inizio settimana c’è stato proprio l’interrogatorio dell’uomo, davanti alla Pm Elena Marcheschi, dove ha raccontato la sua versione, respingendo tutte le accuse che gli sono state mosse a suo carico dal figlio. A più riprese il carrarese ha respinto il fatto di essersi introdotto nella camera da letto del figlio per attuare quell’ignobile comportamento.
Il padre, difeso dal legale Giuseppe Del Papa, è sicuro di non essersi mai macchiato di violenza sessuale. Forte di questa determinazione, dopo l’interrogatorio, il legale dell’uomo adesso chiederà istanza di archiviazione, nella speranza che questo caso trovi una verità il prima possibile.