Otto parchi in cerca… di gestore. Il Comune di Massa vuole trovare associazioni, pro loco e realtà del territorio in grado di garantire apertura e chiusura di questi piccoli polmoni verdi che si trovano nei vari quartieri, dalla montagna fino al mare, e magari pure di rinnovare un po’ le attrezzature esistenti. E alcuni sono anche molto interessanti, come ad esempio il parco degli Ulivi, uno dei più frequentati da famiglie con bambini, vicino al centro città, dietro al tribunale e alle spalle della Fondazione Pelù. L’intenzione del Comune è di affidare la gestione dei parchi, comprese le relative manutenzioni ordinarie e straordinarie, a soggetti terzi per un periodo di sette anni con l’obiettivo di garantire una gestione efficace ed efficiente dei parchi stessi utilizzando una procedura aperta, dove le offerte verranno valutate secondo il criterio del svantaggio economico.
Si procederà all’aggiudicazione del contratto di gestione dei parchi anche in presenza di una sola offerta valida. Sono il parco degli Ulivi con annesso sgambatoio, il parco dei Limoni di Castagnetola, il parco dei Poggi di Via Donne Partigiane con annesso sgambatoio, il parco dei Ronchi di Piazza Calamandrei, parchi del Brugiano, della Cervara, della Rocca e quello di Ortola con annesso sgambatoio. Gli obiettivi dell’amministrazione sono chiari perché le linee guida per tutti i parchi è che diventino "sempre più un luogo di eccellenza per il gioco, lo svago, l’educazione e l’inclusione di tutti i cittadini". Qualcuno è già dotato anche di chioschi o altre strutture di servizio, basta pensare agli Ulivi, in altri l’intenzione è di collocarli, e fra questi spunta Ortola, per "fornire un servizio di ristoro nonché punti di aggregazione arricchiti da iniziative ricreative, culturali, sociali e sportive che migliorino la fruibilità dei parchi".
Certo, anche il Comune incasserà delle somme da chi accetterà di gestirlo, in alcuni casi importanti: per il parco della Rocca si parla di 15mila euro in sette anni, per quello degli Ulivi 21mila mentre a Ortola sono ‘solo’ 1.800 in 7 anni ma d’altronde per ora quello non garantisce incassi, non avendo chioschi o punti ristoro, e c’è pure da rifare tutto il campetto da calcio. Ogni proposta effettuata sarà a carico del concessionario per quanto riguarda esecuzione, manutenzione, messa in sicurezza. In linea di principio, poi, si dovrà garantire un orario minimo di apertura: dal 16 settembre al 14 marzo dalle 9 alle 18, dal 15 marzo al 15 giugno dalle 9 alle 20 e dal 16 giugno al 15 settembre dalle 9 alle 22. E’ possibile poi organizzare attività come mercatini, giochi o altro ma devono essere autorizzate e per superfici non superiori al 20% della concessione e comunque non oltre i 400 metri quadrati. Poco tempo a disposizione: domande entro il 18 marzo tramite il portale della Regione, Start.