Massa, 16 febbraio 2024 – Cuori ribelli ma pieni d’amore che volevano vivere e donare altra vita. Cuori che si sono riempiti di gioia grazie alle imprese sanitarie che hanno il sapore di miracoli, realizzate in poco più di 12 ore all’interno dell’area nascita integrata dell’Ospedale del Cuore di Massa.
L’area è un unicum a livello nazionale, dove opera un team multi-professionale e disciplinare composto da personale dell’azienda Usl Toscana Nord Ovest e dalla Fondazione Monasterio.
Tre parti, di due bambine e un bambino, e altrettanti difetti cardiaci da monitorare e tenere sotto controllo. Ma tutti e tre i bambini sono venuti alla luce in maniera naturale, stanno bene e anche le loro mamme.
La prima delle nascite, quella del maschietto, c’è stata alle 13.28 di lunedì. La mamma ha partorito un bambino con una grave cardiopatia congenita che ha subito ricevuto le necessarie cure neonatologiche e cardiologiche.
La seconda nascita alle 22.04 sempre di lunedì. Una neo mamma portatrice di una cardiomiopatia dilatativa che dopo il parto è stata accolta dal reparto di Cardiologia per un attento monitoraggio delle sue condizioni
La terza alle 2.39 di martedì Il travaglio e il parto hanno richiesto uno sforzo notevole e un’applicazione particolarmente attenta da parte dell’Heart pregnancy team in quanto la neomamma è portatrice dalla nascita di una grave malformazione cardiaca: il cuore univentricolare. La donna è stata per questo sottoposta a tre interventi di chirurgia cardiotoracica (intervento di Fontan) con utilizzo anche di pacemaker epicardico. In precedenza le era stato spesso sconsigliato di intraprendere la gravidanza per il rischio di complicazioni per lei durante la gestazione o il travaglio.
All’Ospedale del Cuore ha invece trovato un gruppo di professionisti che ha accettato di condividere la scelta della coppia e di sostenerla e seguirla, passo dopo passo. Dal ricovero alle 3 di notte in poi, il team che operava in sala parto si è confrontato di continuo per scegliere la condotta migliore: ostetrica, ginecologo, neonatologo, infermiere, anestesista hanno messo in campo la loro esperienza e le loro conoscenze per una situazione sulla quale c’è pochissima letteratura scientifica, trattandosi di casi più unici che rari.
Impeccabile l’impegno delle ostetriche per aiutare la partoriente ad affrontare il travaglio ed il parto nel modo più naturale e dolce possibile. "Percorsi condivisi e sinergici - sottolinea la direttrice dell’Usl Toscana nord ovest Maria Letizia Casani - permettono di creare un contesto multiprofessionale in grado di sfruttare, unendole e integrandole, le eccellenze e le competenze cliniche e scientifiche presenti nell’area vasta nord ovest. La costante collaborazione tra i professionisti permette di raggiungere importanti risultati nella gestione dei casi di cardiopatie congenite fetali e di venire incontro alle esigenze di molte famiglie".
«La nostra Area Nascita Integrata – aggiunge il direttore generale della Monasterio, Marco Torre – ci racconta una storia di umanità, passione e altissima specialità. Un luogo unico in Italia che trova spazio proprio in Toscana grazie alla consolidata capacità di unire le competenze in rete per il bene dei pazienti". Nel 2023 all’interno dell’Area Nascita Integrata le nascite sono state 62. Dall’inizio dell’anno in corso sono nati 13 bambini le cui mamme provengono da tutta la Toscana oltreché da altre regioni d’Italia e alcune perfino dall’estero (Albania e Africa).