Massa, l’ospedale di comunità non si ferma: ultimi atti firmati dalla commissaria

Sottoscritti l’intesa con le Ferrovie per la compravendita dell’area e l’accordo di programma con l’Asl

Infermiere in una foto di repertorio

Infermiere in una foto di repertorio

Massa, 13 aprile 2023 – Ultimi atti per la realizzazione di Casa e ospedale di comunità nell’area ex scalo merci della stazione: la commissaria prefettizia, Maria Rosa Trio, ha infatti firmato sia l’accordo per la compravendita dell’area da Sistemi Urbani, società strumentale di Ferrovie per la valorizzazione del patrimonio immobiliare, sia l’accordo di programma con l’Asl.

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A questo punto indietro non si torna, al di là delle promesse elettorali di alcuni candidati: gli atti firmati e approvati vincolano scelte e spese di bilancio, comprese le risorse del Pnrr che devono essere usate entro il 2026.

Ed è proprio su questo punto che il Comune ha deciso di prendere una piccola tutela legale. Nel documento che autorizza la spesa di 1,5 milioni di euro, tramite accensione di un mutuo destinato all’acquisto dell’area, l’amministrazione ha deciso di far inserire nel "contratto notarile di costituzione del diritto di superficie – della durata di 33 anni a favore dell’Asl – una clausola a tutela dell’ente che, qualora la Casa di comunità non fosse realizzata, o comunque completato entro i termini previsti dal finanziamento Pnrr, preveda l’obbligo immediato del riscatto della proprietà del terreno da parte dell’Asl".

Nel caso invece tutto vada a buon fine, resta valida l’opzione di passaggio di proprietà a favore del Comune dell’immobile ex Serd di via Democrazia a Massa che sarà oggetto di contratto di affitto fra Comune e Asl per 20 anni: operazione in sospeso per la verifica di congruità da parte degli uffici comunali.

Nel dettaglio dei rapporti fra Asl e Comune, poi, c’è l’Accordo di programma con bozza trasmessa dall’Asl l’8 marzo e approvata in queste ore dalla commissaria. Accordo che di fatto cristallizza le scelte: formalizza il consenso fra le parti, è l’atto sostanziale per la realizzazione di Casa e ospedale di comunità, mette in fila i limiti temporali da rispettare. Un documento che ha pure un peso ‘politico’ oltre che tecnico perché stabilisce alcuni passaggi chiave.

Azienda sanitaria e Comune sottoscrivono infatti che il progetto "ben si inserisce nel contesto urbano dal punto di vista volumetrico, spaziale e dei flussi veicolari e pedonali, presenza del trasporto pubblico, con un inserimento rispettoso e a minor impatto possibile nel quadro paesaggistico circostante salvaguardando l’area in cui è inserita".

Aspetti su cui invece nei mesi passati si era discusso e polemizzato molto, a livello politico e non solo. Poi ci sono i veri inquadramenti tecnici: superficie di 4.500 metri quadrati, parcheggi, 3 piani fuori terra e uno interrato con parcheggio esclusivo per i dipendenti, ospedale con 20 posti letto lato Carrara.

Il Comune inoltre si impegna "a non pregiudicare in alcun modo l’utilizzo delle aree individuate per le finalità del presente Accordo di programma e a prestare collaborazione all’Asl per ogni attività".