
Un libro, una storia per celebrare la figura di Ornella Casazza. È questo l’obiettivo di Massimo Bertozzi e Simona Casazza, che lunedì alle 17.30 si incontreranno nelle sale della Biblioteca Diocesana di Massa, in occasione del dono – alla stessa biblioteca – del libro “L’eredità culturale di Ornella Casazza“. Il volume, pubblicato da Polistampa, si pone il fine di ricordare la figura dell’importante restauratrice e storica dell’arte di origine massese, scomparsa nel 2020, attraverso i ricordi di tutti quegli artisti a lei più legati da autentica e istintiva affinità e che lei ha saputo valorizzare inserendoli in numerose mostre. Nei suoi allestimenti all’interno di prestigiosi musei – dal Museo degli Argenti (da lei diretto fra il 2004 e il 2010) al Museo delle Porcellane a Palazzo Pitti, dal Museo Horne e al Museo Nazionale di Ravenna – Ornella Casazza riusciva sempre a creare un insolito e vivace contrasto fra le opere del passato e le collezioni permanenti. Grazie alle molte testimonianze di autorevoli studiosi, dei collaboratori e dei più cari amici, nel volume si vuole quindi celebrare la capacità di Casazza di annullare il confine accademico fra Arti maggiori e Arti minori, valorizzando così la forza del mestiere, mettendo anche in luce le memorie dell’antico nell’arte contemporanea. Ed era proprio questo suo forte desiderio di veicolare l’arte contemporanea che lei riusciva a coniugare con la capacità di integrarla armoniosamente nei suoi allestimenti all’interno di vari spazi espositivi. Nella sua lunga carriera, oltre ad essere stata docente universitaria in Italia e all’estero, Casazza ha anche eseguito restauri di enorme importanza, fra cui la Primavera di Botticelli e il Cristo di Cimabue, durante il quale ha messo a punto una tecnica innovativa del restauro pittorico applicato alle lacune, selezione e astrazione cromatica (da lei stessa descritta nel volume “Il restauro pittorico nell’unità della metodologia“). Ornella Casazza, inoltre, ha diretto i lavori di restauro degli affreschi di Masaccio, Masolino e Filippo Lippi nella Cappella Brancacci della Chiesa del Carmine a Firenze, che acquisì una grande notorietà per via dell’impostazione tecnica innovativa.
Quello di lunedì è uno dei numerosi eventi realizzati all’interno delle manifestazioni nazionali per le “Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico 2022“ e “Maggio dei libri 2022“ organizzati dal Mab (Musei archivi e biblioteche) della Diocesi di Massa Carrara- Pontremoli. I prossimi incontri sono in programma per mercoledì 18 maggio nelle biblioteca diocesana di Via dei Colli 2, con l’evento curato da Sonia Lazzeri e Caterina Romagnoli dal titolo “Sulle tracce del Rinascimento. Le pale d’altare nella Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli“, e venerdì 20, stesso posto e stessa ora, con "Dalle guardarobe alle sacrestie. Storie di abiti e devozione" a cura di Paola Marabelli (Fondazione Arte della seta Lisio, Firenze) e Francesca Barsotti (Ufficio per la tutela dei Beni Artistici e Culturali dell’Arcidiocesi di Pisa).