
di Andrea Luparia
L’operatività della Procura della Repubblica di Massa è a rischio. Intendiamoci: Procuratore e sostituti lavorano a ritmi intensissimi e le quattro nuove Pm in aula si fanno rispettare (e temere) ma servono anche amministrativi. E invece il buco denunciato da tempo si sta allargando. Per spiegare cosa sta accadendo, Cgil e UIl hanno convocato per martedì, dalle 11 alle 12, l’assemblea del personale della Procura, con all’ordine del giorno solo due punti: “condizione di gravissima carenza di personale“ e rinnovo del contratto nazionale. L’incontro si svolgerà negli spazi aperti davanti all’ingresso della struttura in piazza Alcide De Gaspari. Si tratta dei soliti lamenti dei sindacati? No. Raggiunto al telefono dal cronista, il Procuratore capo Piero Capizzotto conferma che la situazione non è buona: "Purtroppo manca al momento circa il 40% del personale amministrativo e, per effetto di altri pensionamenti previsti, in difetto di nuovi arrivi la percentuale di scopertura arriverà al 55% al prossimo ottobre. Inoltre da giugno dello scorso anno non ci sono i direttori amministrativi, ne sarebbero previsti due". Alla domanda se può essere più specifico, il Procuratore entra nel dettaglio: "Mancano in particolare gli apicali, cioè i direttori e in più i funzionari che dovrebbero essere quattro mentre ne rimarrà solo uno dopo l’estate. Mancano pure tre assistenti su cinque e circa la metà degli operatori. Non abbiamo neanche più autisti. Più o meno la situazione è questa". E alla domanda se l’arrivo in Tribunale dei contratti a termine (tutti laureati che hanno passato un concorso del Ministero di Grazia e Giustizia) dell’ufficio del processo aiuta, spiega che che questi nuovi ingressi (attesissimi) riguardavano il Tribunale, non la Procura. Che attende ancora rinforzi".