"Ora un piano territoriale per decidere sui servizi"

I sindacati Cgil, Cisl e Uil ribadiscono: una riorganizzazione da azzerare. Chiedono un confronto sui temi della contrattazione sociale finora mancato.

"Ora un piano territoriale per decidere sui servizi"
"Ora un piano territoriale per decidere sui servizi"

Altro che ipotesi. Il piano per il distretto di via Bassa Tambura per i sindacati era molto di più: "La dottoressa Guglielmi e il sindaco Persiani si erano spinti ad elencare non solo la riorganizzazione dei servizi e la loro futura dislocazione ma pure la riorganizzazione dei Cup a fronte di una situazione che a nostro giudizio non giustifica alcuno spostamento. Proprio per questo continueremo a ribadire che quel piano va azzerato". Non mollano la presa i segretari Nicola Del Vecchio (Cgil), Andrea Figaia (Cisl) e Franco Borghini (Uil) dopo la replica del sindaco Francesco Persiani. "Da buon avvocato gioca bene con le parole – incalzano –, noi non abbiamo mai impedito a nessuno di esprimere le proprie idee e figuriamoci voler impedire a qualcuno di fare conferenze stampa. Abbiamo solo ricordato a tutti i cittadini che il giorno precedente ci era stato detto che la conferenza non ci sarebbe stata. Da parte nostra non c’è nessuna volontà di censura, abbiamo espresso solo stupore e contrarietà rispetto ad un piano di riorganizzazione discusso segretamente, nonostante a Carrara si stesse facendo un percorso di confronto alla luce del sole sugli stessi argomenti". Se ora la cabina di regia si allarga a tutti i sindaci di costa, questo cambio di rotta per i segretari "risponde ad una nostra esplicita richiesta, perché riteniamo che quello sia il livello corretto di confronto visto che stiamo parlando di servizi che vengono fruiti dai cittadini oltre al fatto che si stanno realizzando opere utili alla comunità che necessitano di un monitoraggio costante, di tempi certi e azioni concrete per essere realizzate quanto prima possibile". Ben altro tema è quello dei rapporti fra le organizzazioni sindacali e il primo cittadino: "Per quanto riguarda invece la disponibilità al confronto, cogliamo positivamente questo cambio di approccio visto che in questi anni non siamo mai stati ricevuti come organizzazioni confederali".

Annunciano per lunedì una nuova richiesta di incontro "per un confronto sui temi che riguardano la contrattazione sociale territoriale come facciamo nella quasi totalità dei Comuni toscani, sperando a questo punto di ricevere una risposta diversa da quella avuta in questi anni". "La contrattazione sociale territoriale che è nata come pratica di negoziare a livello territoriale e con soggetti prevalentemente pubblici prestazioni e tariffe, è diventata il terreno che contribuisce all’integrazione dei servizi e al sistema complessivo del welfare territoriale – concludono –. Ecco perché, come sindacati a livello unitario, proponiamo una piattaforma negoziale complessiva, ovvero un piano sintetico di lavoro a livello territoriale che vuole intercettare protagonisti e strategie per l’inclusione sociale, la tutela dei diritti e lo sviluppo del territorio attraverso richieste specifiche e proposte concrete".