"Opere milionarie per la sicurezza" E la Regione accusa il Comune

L’assessore Monni: "Ritardo sul progetto della ristrutturazione dei pennelli alla foce del Frigido" "L’ex sindaco non si è accorto che è finito l’adeguamento idraulico del foce del Ricortola da 2,5 milioni".

I sopralluoghi su Frigido e Ricortola? Mai chiesti. "Credo che il sindaco uscente abbia sbagliato persona, perché non ricordo di essere stata mai contatta a tal riguardo. Ricordo invece bene che con lui sindaco ci siamo incontrati anche qualche settimana fa alla presenza del Ministro Pichetto Fratin, ma anche in quella occasione non mi ha posto nessuna di queste questioni" dice l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni in un botta e risposta con il candidato Francesco Persiani che aveva denunciato l’assenza della Regione Toscana sulla messa in sicurezza dei corsi d’acqua massesi. E Monni ribatte con opere e cifre: per il Frigido già realizzato il primo stralcio di interventi nella zona di valle da 900.000 euro, verso la conclusione il progetto per il secondo stralcio, funzionale agli interventi previsti a monte, per 2,3 milioni. E il torrente Ricortola? "Forse non se n’è accorto, ma l’intervento di adeguamento idraulico del tratto alla foce, dal valore di 2,5 milioni di euro, è terminato da alcuni mesi ed è attualmente in fase di avvio di gara il secondo stralcio, che va fino al ponte di Pietrasanta, dal valore di € 4,7 milioni" replica l’assessora toscana. "La Regione Toscana - aggiunge - ha inoltre già approvato il progetto di RFI per l’adeguamento dell’attraversamento ferroviario sul torrente Ricortola, che permetterà anche la realizzazione di opere di contenimento sia a monte che a valle, opere che RFI avvierà nel corso dell’anno".

Affronta anche il tema della gestione dei sedimenti del Frigido Monia Monni: "Dovrebbe sapere che un eventuale intervento di asportazione degli stessi da corsi d’acqua di tali dimensioni non può essere deciso in base ad una rilevazione estemporanea, ma deve essere supportato da studi dettagliati. In mancanza di attente valutazioni l’asportazione può creare rischi assai più elevati in termini di dinamica d’alveo, ad esempio l’erosione alle pile dei ponti, oppure di accentuazione dell’erosione costiera di cui è già particolarmente colpito il litorale massese". E la Regione Toscana ha richiesto un tavolo di approfondimento e confronto con l’Autorità di Distretto competente in materia. Poi passa all’attacco: "Di certo non si può dire che il Comune di Massa abbia posto altrettanta attenzione alla tematica, visto che l’amministrazione comunale è nettamente in ritardo sulla progettazione relativa alla ristrutturazione dei pennelli posti alla foce, un intervento che sarebbe sicuramente utile per aumentare la sicurezza del corso d’acqua sotto l’aspetto del trasporto solido che attualmente l’asimmetria dei pennelli crea un vero e proprio tappo". La Regione Toscana ha finanziato l’opera, sottolinea, "ma è il Comune di Massa a non aver ancora fatto quanto gli compete". Poi ricorda il lavoro costante del Consorzio di Bonifica per eliminare situazioni localizzate di sovralluvionamento e per effettuare interventi di movimentazione dei sedimenti con riprofilatura dell’alveo".