Oncologia rassicura il sindacato Cisl: "Prelievi lontano dal Monoblocco?. Servizio migliore per il paziente"

I medici Mambrini e Lucchesi rispondono alle paure sollevate dal sindacato sul rischio delocalizzazione "Pratica avviata da tre mesi che riduce i tempi di attesa. Le persone possono recarsi al centro vicino casa".

Oncologia rassicura il sindacato Cisl: "Prelievi lontano dal Monoblocco?. Servizio migliore per il paziente"

Oncologia rassicura il sindacato Cisl: "Prelievi lontano dal Monoblocco?. Servizio migliore per il paziente"

Dopo i timori espressi dalla Cisl Toscana nord sulla possibilità di una delocalizzazione dei servizi del dh oncologico dopo il trasferimento al Noa, i dottori Andrea Mambrini e Maurizio Lucchesi intervengono per rassicurare la cittadinanza assicurando che i prelievi vengono già fatti fuori dal monoblocco e che il sistema funziona. "Già da circa tre mesi i prelievi di sangue non vengono più effettuati all’interno del day hospital oncologico, sfruttando posti in prenotazione sui singoli centri prelievi – scrivono i due medici –. A disposizione della comunità ci sono 7 centri prelievi: 3 nel Comune di Carrara, 3 in quello di Massa, uno a Montignoso. Grazie a questa modifica il paziente oncologico può recarsi, con il proprio appuntamento riservato, al centro più vicino al proprio domicilio, effettuare il prelievo, e l’indomani recarsi in day hospital per visita e terapia all’orario previsto. Il vecchio sistema organizzativo prevedeva l’accesso al reparto dei malati per due giorni consecutivi. Il primo veniva effettuato il prelievo di sangue e una volta disponibile l’esito parziale degli esami (solo l’emocromo era disponibile in tempi brevi), la visita. Il giorno successivo il paziente doveva comunque tornare al dh per effettuare la terapia".

Secondo Mambrini e Lucchesi "la nuova soluzione ha consentito di limitare in modo significativo i tempi di permanenza nelle strutture sanitare, ridurre gli assembramenti di pazienti fragili ed accompagnatori nelle sale di attesa, ma soprattutto ha agevolato tutti i pazienti rendendo possibile una procedura essenziale per le terapie vicino al proprio domicilio, con limitati tempi di attesa".

"Questo sistema vedrà un ulteriore abbattimento di eventuali attese grazie al ricongiungimento della farmacia ospedaliera del Noa – proseguono i due medici –, dove vengono preparati i farmaci antitumorali, e il day hospital (ad oggi i farmaci antitumorali vengono allestiti al Noa e trasportati a Carrara in limitate fasce orarie). Il cambiamento è stato accolto in modo favorevole dall’utenza del reparto. Se il dipartimento socio sanitario di Cisl Toscana nord ha a disposizione reclami di casi specifici, invitiamo caldamente i loro rappresentanti ad una condivisione, al fine di un’analisi atta a migliorare, laddove possibile, il servizio offerto".

Per quanto riguarda i pazienti in trattamento chemioterapico e radioterapico concomitante, i medici rispondono che "questi pazienti simultanei rappresentano una minoranza delle terapie antitumorali effettuate (meno del 5%), e gli stessi prevedono una somministrazione sincrona di chemioterapia e radioterapia con una frequenza massima di una volta a settimana, per trattamenti di durata complessiva di circa 4-6 settimane (pertanto 4-6 volte nel complesso). Questi pazienti come tutti gli altri potranno giovare di benefici con l’implementazione di confort e sicurezza più volte esplicitati, generati da questo trasferimento. Vogliamo inoltre ribadire come le attività di accoglienza al paziente oncologico (prime visite), inquadramento e rivalutazione dell’iter terapeutico – conclude lo scritto –, e follow-up proseguirà regolarmente nelle strutture di Monterosso".