
Si apre lo stato di agitazione per la chiusura dell’Omya nella giornata odierna. La direzione aziendale ha comunicato alle sigle sindacali che oggi avverrà lo stop delle attività nella sede di via Antica Massa a Carrara, in concomitanza con lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil.
Così i sindacati sono sul piede di guerra e manifestano la propria protesta con un documento unitario delle sigle Femca, Filctem e Uiltec, dove proclamano "un’assemblea di tutte le maestranze nella giornata di martedì e l’apertura dello stato di agitazione con scioperi complessivi, di reparto, anche improvvisi".
Chiusura che l’azienda ha comunicato l’8 novembre scorso "comunicazione avvenuta in modo informale – scrivono i sindacati -, ovvero senza il coinvolgimento né della rappresentanza sindacale unitaria, ne tantomeno delle nostre segreterie provinciali, che si inserisce all’interno di un quadro ben più grave di assenza di interlocuzioni tra le organizzazioni sindacali e Omya. A fronte di quella che sembra essere a tutti gli effetti una serrata mascherata – si legge nel documento dei rappresentanti dei lavoratori –, lesiva dei diritti individuali di lavoratori e lavoratrici, non possiamo fare a meno di esprimere il nostro disappunto e la nostra ferma contrarietà. Un comportamento che si aggiunge all’assenza di qualsiasi tipo di informazione in merito ai carichi di lavoro e agli investimenti sul sito di Avenza.
Come rsu e organizzazioni sindacali abbiamo diffidato l’azienda in merito a tale comportamento e contestualmente chiesto il ritiro immediato di tale decisione". Non ci stanno i sindacati visto "l’atteggiamento complessivo che viola in modo sostanziale le normali relazioni sindacali" concludono. L’Omya produce e vende carbonato di calcio naturale micronizzato in polvere, con trattamento superficiale, granulato ed in sospensione acquosa. Lo stabilimento carrarese è stato acquisito dall’azienda nel 1988 e il suo ampliamento è avvenuto nel 1999. Intanto oggi in 800 andranno a Roma per protestare con i pullman di Cgil e Uil. Disagi sono stati annunciati fra i sanitari all’Asl, a Nausicaa, Asmiu, Ersu, nella scuola e nei vari settori del servizio pubblico come il Comune e la Provincia.