Ok la siccità ma la vendemmia sarà ottima "Le piogge di Ferragosto? Una vera manna"

E per fermare cinghiali e caprioli i produttori hanno messo a difesa dei campi una rete elettrosaldata

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di Natalino Benacci

Nonostante la siccità dovrebbe essere un’ottima vendemmia con dati confortanti per qualità e quantità. Per qualcuno è già iniziata ma se ogni produttore centellina il rito secondo i vitigni, le esposizioni e il “terroir“: ci sono aziende che rinviano l’appuntamento con i grappoli, altre che sono al lavoro. C’era il rischio che la produzione fosse inferiore alla media per la siccità che sembrava influire sugli acini, ma non è stato così. Dipende molto anche dal vitigno. I titolari delle aziende produttrici tastano il polso quotidianamente ai vitigni, come dottori con i pazienti."Per noi un’ottima annata - dice Antonio Farina, titolare con la moglie Mirta (nella foto a destra) dell’azienda Podere Fedespina a Mulazzo-. Abbiamo già ultimato tre vendemmie, manca l’ultima del Merlot che raccoglieremo tra una settimana. Dopo un inizio preoccupante per la siccità le provvidenziali piogge ferragostane hanno cambiato la situazione: l’acqua ha consentito di arrivare a un’ottima produzione con delle rese inferiori, ma un‘ottima annata. I vini prodotti sono Spinorosso, Bianco, il Cà (Merlot), il Fedespina e il Pinot nero. Per quest’ultima produzione è l’annata migliore mai avuta, perché siamo riusciti a proteggerci finalmente dai cinghiali. Nel recente passato condividevamo la vendemmia con gli ungulati. Quest’anno abbiamo raccolto tutto ma abbiamo dovuto recintare le vigne con la rete elettrosaldata e ci siamo difesi a primavera dai caprioli". Per Francesco Ruschi Noceti "(nella foto a sinistra), titolare coi fratelli Carlo e Maria Luisa dell’omonima Fattoria a Pontremoli, il giudizio è sospeso. "Non abbiamo ancora iniziato la vendemmia perché i nostri vigneti, pur se promettenti, hanno ancora bisogno della maturazione. Vendemmieremo fra una ventina di giorni. Le uve, a vederle sono molto belle, ma hanno necessità di stare ancora al sole. La situazione che si prevedeva critica per la siccità, è migliorata d’agosto con qualche piovasco. Produciamo l’8 Ottobre (bianco Durella da vendemmia tardiva), il Rosso La Costa, la Pollera, due vini dell’annata 2018 che è stata eccezionale, che si chiamano Super 8 e Pollera 18. Il passito sono tre anni che non riusciamo a farlo. Non abbiamo avuto danni da cinghiali, ma col lancio dei fagiani vicino alla vendemmia abbiamo registrato scorrerie sui vigneti". Cesoie ancora da affilare alle Cantine Belmesseri di Casa Corvi a Pontremoli." Qualche bianco potrebbe essere già vendemmiato - spiega il titolare Giuseppe Balestra - per i rossi, se non arrivano eventi contrari, andiamo avanti sino al 20 settembre. Non abbiamo avuto danni perché abbiamo installato le reti elettrosaldate. Con la siccità è avvenuto caldo ha bloccato i grappoli, in parte maturi e in parte no. Le previsioni sono buone".L’azienda produce due rossi, il "Tafuri" e il "Belmesseri" (quest’ultimo con vitigni locali). Poi c’è un bianco, "Caras delicias", il cui nome è tratto da un verso latino del poeta pontremolese umanista Belmesseri, amico di Ludovico Ariosto. Poi "Lagrà", un bianco da vitigni storici e "Terre dei Chiosi", tutto vermentino.