
Ohana", la Casa Famiglia di Montignoso attende il Destino"
di Andrea Luparia
Alla casa famiglia “Ohana“ attendono di conoscere il loro destino. Nei giorni scorsi l’Asl ha ribadito che gli anziani ospiti della struttura (erano 8, ora sono 7) sono invalidi al 100% e quindi non possono stare in una casa famiglia. Ma ora la “palla“ è al Comune di Montignoso e al sindaco Gianni Lorenzetti, che nei giorni scorsi ha parlato al telefono con gli interessati. "L’Asl ha ribadito che i nostri ospiti non possono restare - spiega Carmela Lepore (nella foto), che gestisce con altre donne la casa famiglia - e il nostro avvocato ha fatto ricorso. Aspettiamo il Comune cosa vorrà fare". A favore della struttura e di chi la gestisce, interviene Francesca, figlia di una ospite. "Circa 5 anni fa mia mamma ha deciso autonomamente di entrare a far parte di una casa famiglia. Abbiamo visitato varie case e solo quando siamo arrivati dalla signora Carmela e dalla sua equipe ci siamo sentite a casa! All’ingresso campeggiava la frase “una giornata senza un sorriso è una giornata persa“. In questi anni molti sono stati i sorrisi, le risate e anche i pianti per chi nel tempo ha perso figli, amici e altro. Passando il tempo insieme e condividendo le loro storie sono (ospiti, operatori e figli) diventati un’unica grande famiglia. Condividono tutto: tombole, giochi, balli, dolori e momenti di malinconia ricordando la Via del sale o le fughe sotto le bombe, condividono le foto dei nipoti e i loro successi a scuola. In qualunque momento si visiti la casa, gli ospiti sono puliti, in ordine, perchè sempre stimolati dal personale alla cura di sè, anche nei momenti no. Le attività sono molteplici e tutti i giorni viene inventato qualcosa di nuovo. Addirittura hanno la gironata french manicure. Grazie a Carmela".