REDAZIONE MASSA CARRARA

Non piace la caccia alle nutrie nell’oasi di Porta: rubate le trappole per eliminare i roditori

Secondo il Comune questi animali mettono a rischio gli argini ma qualcuno li protegge

OASI DI PORTA Una nutria (foto Matteo Dunchi)

Montignoso, 13 aprile 2015 -  VANDALI e ladri stanno mettendo in crisi la «caccia» alla nutria al Lago di Porta e ora i roditori proliferano incontrollati con gravi rischi per l’equilibrio ambientale dell’area e per la sicurezza degli argini. A dirlo è lo stesso Comune di Montignoso, attraverso una nota: «Negli ultimi mesi si stanno verificando episodi di vandalismo e furto a danno delle gabbie-trappola utilizzate per la cattura delle nutrie nell’area protetta». Gli animali vengono catturati ed eliminati. Questo perché la nutria, sostiene l'amministrazione comunale, animale selvatico infestante ed estraneo alla fauna locale, rappresenta un pericolo per il Lago di Porta sotto il profilo ambientale e non solo: i grandi roditori mettono a repentaglio le altre specie e soprattutto potrebbero provocare danni agli argini naturali in terra del Lago di Porta aumentando il rischio idraulico della zona e anche delle aree a valle.

NON PER NULLA – sottolinea il Comune di Montignoso – è stata inclusa tra le 100 specie esotiche più pericolose a livello mondiale. E infatti a ottobre dell’anno scorso il sindaco Narciso Buffoni aveva emanato un’ordinanza per attuare il piano di controllo delle nutrie: all’epoca ci fu un po’ di confusione sui piani di controllo delle specie selvatiche, la cui competenza non spettava più alla Provincia. Ma il lago andava protetto anche perché lo stabiliva pure il decreto regio del 1904 che definisce i suoi argini pensili «opera idraulica di terza categoria», insomma di grande importanza per la sicurezza idraulica del comprensorio apuo-versiliese. Sicurezza che l’eccessivo proliferare delle nutrie poteva mettere a rischio e così fu preparato il piano di controllo che prevede la cattura nelle gabbie gestite dalle associazioni Federcaccia e Libera Caccia e poi eutanasia farmacologica. Però adesso la «caccia» per tenere sotto controllo le nutrie è gravemente danneggiata da furti e atti vandalici, che si protraggono da alcuni mesi.

«CHI DANNEGGIA le gabbie-trappole – conclude il Comune di Montignoso – impedisce un pubblico servizio, compie un reato e danneggia la collettività in quanto il mancato controllo delle nutrie porterà inevitabilmente ad una loro espansione nel territorio con conseguenti problematiche agli argini, alle colture, alla salute ed alla biodiversità».