Nuovo Piano strutturale. La ’visione’di Persiani. Apertura dell’area Zia e valorizzazione del Candia

Documento di oltre 120 pagine per ridisegnare il futuro urbanistico della città. Parcheggi-scambiatori e insediamento di attività produttive all’ex Olivetti.

Nuovo Piano strutturale. La ’visione’di Persiani. Apertura dell’area Zia e valorizzazione del Candia

Nuovo Piano strutturale. La ’visione’di Persiani. Apertura dell’area Zia e valorizzazione del Candia

L’amministrazione comunale di Massa rimette mano al Piano strutturale, ormai datato 2010, intanto per adeguarlo e conformarlo alle normative superiori ossia il Piano di indirizzo territoriale della Regione. Non mancano, però, linee di indirizzo e spunti per quella che è l’idea della giunta guidata dal sindaco Francesco Persiani per la futura pianificazione urbanistica di Massa. All’interno della relazione generale, composta da oltre un centinaio di pagine, si entra però anche nel merito delle ‘visioni’ e delle idee per il futuro per ridefinire e rafforzare alcuni obiettivi andando anche a "ripensare il sistema delle infrastrutture a supporto delle aziende, a cominciare da diversi collegamenti viari e ferroviari partendo dalle aree a più alta densità di attività economiche. Con uno sguardo al futuro, dovranno essere previste delle potenziali aree ad uso di parcheggio scambiatore". Nei capitoli successivi, poi, l’amministrazione declina alcuni temi specifici.

Turismo: destagionalizzazione è la parola d’ordine, come da decenni, e oltre alle reti ‘alternative’ all’auto "dovranno essere previste delle aree che siano dedicate ad uso di pubblico spettacolo per grandi concerti ed eventi".

Zona industriale Apuana: "Il rafforzamento dell’identità industriale resta un obiettivo prioritario. La conferma della vocazione industriale non può, comunque, escludere insediamenti per nuove funzioni. Per questo la Zia deve essere oggetto di specifiche disposizioni idonee a favorire il rilancio delle attività economiche e produttive esistenti e l’insediamento di nuove attività imprenditoriali nelle aree inedificate e nei capannoni inutilizzati". Ed ecco che per le zone a monte di via Catagnina "si prevede l’insediamento di servizi e attività produttive anche non strettamente di tipo manifatturiero" prevedendo una strategia d’intervento che favorisca anche funzioni diverse, dai servizi logistici agli istituti di ricerca e tecnologici" prevedendo "un ruolo importante dovrà essere attribuito allo sviluppo dello scalo merci, anche in virtù della vicinanza del Porto di Carrara".

Recupero e riuso delle aree dismesse o sottoutilizzate: si fa riferimento a zone in stato di abbandono, in particolare, con esempi ben specifici come ex Olivetti-Synthesis dove si prevedono " azioni volte a favorire l’insediamento di attività produttive o di servizio più aderenti alle esigenze del territorio".

C’è anche il mercato delle Jare, di proprietà comunale e sottoutilizzato: "un’architettura che si presta, con limitati interventi, ad ospitare funzioni, sempre d’interesse pubblico, più aderenti alle esigenze della comunità, quali quelle sportive e ricreative, culturali e per attrezzature collettive e di interesse generale".

Un passaggio anche sulle Colline del Candia dove "data la coltivazione della vite (Doc Candia dei Colli Apuani), rappresentano la risorsa agricola comunale più importante. Presupposto necessario a ogni azione di sviluppo di questa parte del territorio resta quella di preservare la configurazione paesaggistica, caratterizzata dai terrazzamenti coltivati a vigneto e oliveto. Occorre promuovere azioni volte allo sviluppo delle aziende agricole, consentendo l’inserimento di attrezzature e funzioni di supporto alla moderna attività vitivinicola, al recupero del patrimonio edilizio esistente e al superamento delle situazioni di degrado (ex cava d’inerti dismessa)".

Francesco Scolaro