REDAZIONE MASSA CARRARA

Nuovo disco La verve dei Gazebo Penguins

Il tour fa tappa sabato allo Swamp di Carrara e promette scintille. "Raccontiamo gli incontri-scontri tra identità ed evoluzione"

Nuovo disco La verve dei Gazebo Penguins

Chi sono i Gazebo Penguins e cosa vuol dire per loro fare musica? Sono una band che ormai ha raggiunto la maggiore età mettendo al centro della sua visione l’importanza del concerto.

"La musica live è sempre stata il cuore pulsante del nostro fare musica e anche per il disco nuovo questo concetto è centrale – spiegano – Addirittura è stato suonato dal vivo prima che fosse disponibile in streaming. Ancora non abbiamo capito che musica facciamo ma sicuramente trova la massima espressione nel contatto diretto col pubblico".

Quando è nato il nuovo album e com’è stata la sua scrittura?

"“Quanto“ è nato nel lockdown ma ha trovato la sua chiusura del cerchio nel momento in cui ci siamo ritrovati in tranquillità. Avevamo scritto circa 50 canzoni durante la pandemia ma quando siamo ritornati in saletta ne abbiamo salvate 7. È un disco nato in casa, a volumi bassi, composto davanti ad uno schermo; poi in saletta, alzando gli amplificatori, è esploso".

Come vi siete sentiti durante la pandemia e come ci si sente a ritornare finalmente sui palchi?

"Da quando siamo ripartiti live è stato molto emozionante tornare nei posti che avevano ospitato alcuni dei nostri ultimi concerti prima dello stop. È stato una sorta di salto nel tempo dopo mesi di silenzio, di distanze, di sconcerto in tutti i suoi sensi, quindi anche di "non concerto". Ritornare in luoghi vivi, pulsanti, sudati e coinvolgenti dopo uno iato di silenzio e paura è stato magnifico".

Cosa dobbiamo aspettarci dunque dall’evento di sabato allo Swamp e perché avete scelto Carrara come tappa del tour?

"Siamo stati in quelle zone molto tempo fa, ora è giusto ritornare con il disco nuovo. In questa data dedicheremo la prima parte del concerto al nuovo album, la seconda metà a fare del gran casino. E poi vogliamo mangiare i testaroli".

Cos’è cambiato nei Gazebo Penguins e come vi sentite, da veterani, nella scena contemporanea?

"Abbiamo affrontato vari cambiamenti sia nella nostra vita sia in una nuova visione di musica. Ci piace lavorare su questo incontroscontro tra identità ed evoluzione, cercando di fare sempre qualcosa di nuovo. A cambiare ci si diverte di più. “Che cambiare, in fondo, è non ripetersi“, proprio come diciamo nel disco, pur tenendoci sempre vicini all’identità che abbiamo costruito".