Nuove frontiere del marmo. Regolamento, c’è la bozza: "Tracciabilità a un passo"

Presentato il documento in commissione dal dirigente Giuseppe Bruschi. La sindaca: "Sintetizza il lavoro tra sindacati, aziende e amministrazione".

Nuove frontiere del marmo. Regolamento, c’è la bozza: "Tracciabilità a un passo"

Nuove frontiere del marmo. Regolamento, c’è la bozza: "Tracciabilità a un passo"

Ancora un passo in avanti sul fronte della tracciabilità del marmo, quella che si propone di seguire la vita del blocco dal monte fino alla sua lavorazione. Di ieri la presentazione in commissione marmo della bozza sulla tracciabilità. Ad illustrare il documento nel corso della commissione presieduta da Nicola Marchetti, è stato il dirigente Giuseppe Bruschi che ha illustrato come il documento risponda a quanto stabilito dalla legge regionale 35 e al rispetto della lavorazione in loco dei materiali estratti dalle cave.

"Questa bozza di regolamento va a tradurre nella pratica quei principi riguardo ai quali abbiamo già avuto modo di confrontarci – spiega la sindaca Serena Arrighi –, tanto in commissione quanto durante il tavolo con imprese, associazioni, sindacati e gli altri attori del lapideo. L’impianto sul quale hanno lavorato gli uffici è come avevamo già annunciato, quello di un sistema che per tracciare un blocco dalla cava fino alla sua lavorazione dovrà includere due passaggi distinti: quello dalla cava alla pesa, e quello dalla pesa all’opificio di trasformazione. Il primo passo sarà gestito dal pubblico e prevede che a ogni blocco venga assegnato un numero e un codice univoco che servirà al Comune per conoscere il processo di estrazione, il giacimento e il tipo di materiale estratto. Il secondo passaggio spetterà invece al singolo concessionario, che come recita la stessa legge regionale, sarà tenuto a dimostrare la lavorazione in loco del proprio prodotto".

"Ogni singola impresa di trasformazione potrà utilizzare il metodo di tracciabilità che riterrà essere più opportuno – prosegue la sindaca Arrighi –, a patto che questo rispetti alcune specifiche tecniche che andremo ad indicare. Tutti i dati dovranno poi essere trasmessi telematicamente (ogni giorno) dalle imprese su un server che indicherà il Comune. Oltre a chiarire tecnicamente i passaggi di questa procedura nel regolamento si spiegano alcuni passaggi chiave, a cominciare dalla definizione puntuale di cosa si intenda per esempio per ‘cava’, materiale da taglio o ‘sistema produttivo locale’, ma anche i tempi di entrata in vigore delle nuove norme, controlli e sanzioni". "Oggi in commissione è cominciato un confronto su un tema complesso e fondamentale per il settore – aggiunge il presidente della commissione Marmo Nicola Marchetti –. La discussione da qui in avanti dovrà essere puntuale, attenta e rigorosa, ma mi auguro che possa anche procedere rapidamente, perché solo così potremo da un lato ridurre i tempi del periodo transitorio e dall’altro dare certezze al Comune, alla città e di conseguenza a tutte le aziende".