Nuova vita per 7 giovani Doppio espianto al Noa e all’Ospedale del Cuore nello stesso giorno

Una perfetta sinergia grazie alla squadra multidisciplinare della Monasterio. Intervenuta per un paziente accompagnato nel percorso di fine vita.

Nuova vita per 7 giovani  Doppio espianto al Noa  e all’Ospedale del Cuore  nello stesso giorno

Nuova vita per 7 giovani Doppio espianto al Noa e all’Ospedale del Cuore nello stesso giorno

Una nuova vita per sette giovani grazie a due complessi interventi donativi. È il risultato della rete di Organizzazione Toscana Trapianti, Azienda Toscana Nord Ovest e Monasterio, la cui sinergia ha permesso di realizzare nello stesso giorno un doppio espianto in due ospedali diversi di Massa: Noa e Opa. L’ospedale del cuore dallo scorso anno è impegnato ad inviare verso gli ospedali in cui ci siano donatori selezionati una squadra multidisciplinare, composta da professionisti altamente specializzati e da strumentazione all’avanguardia in cui operano in sincronia anestesisti, perfusionisti e infermieri. Proprio questa squadra è intervenuta all’Ospedale Apuane su un paziente che, in accordo con la famiglia, era stato accompagnato nel percorso di fine vita. L’evento, reso possibile anche grazie all’Ecmo, la macchina cuore-polmoni che permette di perfondere gli organi importanti, ha consentitoad una sola persona di regalare nuova vita ad altre tre.

All’Ospedale del Cuore nello stesso giorno è invece avvenuto un intervento a cuore battente: il team, dopo aver eseguito ogni diagnosi clinica possibile anche grazie all’utilizzo delle strumentazioni a disposizione, ha dichiarato la morte cerebrale del paziente e, dopo aver appurato che in vita avesse espresso la propria volontà donativa in forma scritta o dopo aver parlato con la famiglia, ha messo in moto la macchina donativa, che coinvolge anche l’Organizzazione Toscana Trapianti e la Rete Nazionale Trapianti. Un intervento che ha salvato altre quattro vite, rendendo speciale la Giornata Nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti celebrata proprio oggi.

"Parlare di fine vita e di donazione di organi a noi medici sembra un paradosso, perché siamo abituati a salvare vite – commenta il dottor Stefano Antonelli, anestesista e coordinatore locale della Rete Trapianti –. La scienza ci porta a pensare che, quando non si può salvare una vita, dopo aver fatto di tutto, si deve pensare a salvare gli organi perché anche questi sono vita per qualcuno che ne ha bisogno. Un grazie alla sensibilità di chi, in vita, ha certificato la propria volontà donativa e alle famiglie che, colpite da una disgrazia, hanno la forza di pensare ad un atto così nobile e generoso. Sono coloro che facilitano la possibilità di donare vita ad altre persone".

"Per Monasterio è un modo nuovo, diverso, ma altrettanto importante per salvare vite umane – dice Marco Torre, direttore generale di Monasterio –. Siamo orgogliosi di questo evento, che corona la giornata Nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti e l’impegno che il personale di Monasterio ha profuso in questi anni per mettere a punto questo progetto". "La fondazione Monasterio – spiega Paolo Lopane, Coordinatore Area Vasta Nord Ovest della Organizzazione Toscana Trapianti – è da anni impegnata nella collaborazione con l’Azienda Toscana Nord Ovest per le attività di donazione e trapianto. La collaborazione tra Aziende sanitarie è un obiettivo dell’Organizzazione Toscana Trapianti e sta dando ottimi risultati".

Lo sviluppo del programma della donazione controllata, avviato nel 2022, vede l’Ospedale del Cuore impegnato con il proprio Ecmo Team nel reperimento di donatori individuati e segnalati dalle Terapie Intensive degli Ospedali dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest non dotati di tecnologia Ecmo. Monasterio, recependo le indicazioni della Giunta regionale Toscana, si è integrata nella Rete regionale del Procurement adottando un efficiente modello organizzativo per il coordinamento delle attività donative".