"Non esiste la risurrezione senza la croce di Cristo"

San Francesco, modello di conformità a Cristo, ci insegna che la croce porta alla risurrezione. La sofferenza diventa compassione e amore, offrendo speranza certa nella croce e nella risurrezione di Gesù.

"Non esiste la risurrezione senza la croce di Cristo"

"Non esiste la risurrezione senza la croce di Cristo"

continua dalla Prima

"E ancora "umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce" (cfr Fil 2,8). In questo modo Gesù ci ha riconciliati tra di noi e con Dio e il suo Spirito di amore, quella relazione tra il Padre e il Figlio, lo ha riversato nei nostri cuori (cfr Rm 5,5). Ecco allora che nel percorso di ciascuno verso quella consapevolezza che ci fa esclamare, "non sono più io che vivo, Cristo vive in me" (Gal 2,20), ci viene in aiuto la figura di san Francesco, di cui celebriamo gli 800 anni dell’impressione delle Stimmate, vero esempio ci colui che si lascia conformare da Cristo e dalla sua croce. L’incontro con il Serafino crocifisso e l’ascolto della sua parola di misericordia trasformarono le ferite di Francesco in stimmate di Cristo. Sul Monte della Verna, il santo fu segnato definitivamente dalla logica di Dio impressa sul corpo di Gesù. Il paradosso della sofferenza e del male è risolto nell’esperienza della compassione e dell’amore. La sua morte, la sua risurrezione ci donano la guarigione proprio perché significano non una fuga dal male e un’alienazione dalla creazione decaduta, ma un suo coinvolgimento incondizionato e senza limiti in essa. La croce conduce alla resurrezione e non si dà risurrezione senza croce: qui sta la nostra speranza certa. Il Signore crocifisso e morto per noi, è Risorto Sì, è veramente Risorto!"