Nomine dell’Accademia di belle arti: "Così verrà scelto il presidente... "

Il docente Chiapello fa chiarezza sull’iter da seguire per il successore di Passa

Nomine dell’Accademia di belle arti: "Così verrà scelto il presidente... "

Nomine dell’Accademia di belle arti: "Così verrà scelto il presidente... "

Il docente dell’Accademia di belle arti Giovanni Chiapello, titolare della cattedra di pittura e membro del neoeletto consiglio accademico fa chiarezza su come avverrà la nomina dei tre papali per la presidenza dell’ateneo delle belle arti cittadine. Come noto il mandato dell’attuale presidente Antonio Passa sta per scadere, e il nuovo consiglio accademico dovrà proporre il nome del suo successore. "Dopo la saga dell’elezione del direttore dell’Accademia, che peraltro non si è ancora conclusa, dai rumors riportati su stampa si evince che comincia a circolare un nuovo tormentone – scrive il professor Chiapello –, e cioè il rinnovo del presidente. Ad onor del vero non si rileva tutta questa urgenza, dato che il mandato del presidente, il professor Antonio Passa, scade il 28 maggio e con il mese e mezzo di prorogatio consentita dalla legge, il suo mandato scadrebbe a metà luglio".

Chiapello fa chiarezza anche sulla procedura di nomina del futuro presidente. "Il 22 e 23 aprile si voterà per la nomina del nuovo direttore tra il secondo candidato Marco Baudinelli e il terzo Claudio Rocca, nella peggiore delle ipotesi che ci sia un ballottaggio nel ballottaggio entro un mese l’Accademia avrà un direttore. Dopodiché il consiglio accademico su indizione del direttore didattico – prosegue il docente di pittura – nominerà la terna dei papabili presidenti da presentare al ministero, che a sua volta sceglierà di chi dei tre sarà il nuovo presidente. In mancanza di un direttore non esiste un altro organo istituzionale che possa convocare e presiedere il consiglio accademico. Solo il direttore didattico può convocare e presiedere il consiglio accademico e dettarne l’ordine del giorno, e senza il direttore l’organo non può funzionare".

Ma come viene concepita la rosa dei tre nomi da proporre al Ministero, in questo caso a quello dell’università e della ricerca ricoperto dalla ministra Anna Maria Bernini? "Il consiglio accademico propone una terna di persone di chiara fama – spiega Chiapello – o legate al territorio come per esempio lo è stato Paolucci in passato. Ma anche personalità del luogo con determinati meriti sul piano culturale o istituzionale. Sarà il ministero a scegliere tra i nomi proposti chi dovrà ricoprire il ruolo di presidente dell’Accademia di belle arti di Carrara".