
"No alla vendita dell’area ex Dalmine"
L’ambasciatore Cesare Ragaglini, candidato a sindaco di Massa, dice no alla vendita dell’area ex Dalmine dove ci sono la palazzina e i capannoni un tempo sede dell’incubatore d’impresa, di proprietà di Sviluppo Toscana, società in house della Regione: "Lì dobbiamo creare la sede dell’Istituto tecnico superiore, un centro di trasferimento tecnologico e un polo destinato allo sviluppo di start up". La proposta è firmata dal candidato Ragaglini, che nei giorni scorsi ha visitato la struttura, attiva dal 1994 in parte dell’area un tempo sede della Dalmine a Massa. "Una grande palazzina multifunzionale a disposizione, se pur in parte inagibile, ma che si può benissimo recuperare alla piena funzionalità, capannoni ideali per lo sviluppo di imprese e per laboratori tecnologici, spazi ideali per realizzare una sorta di campus con minimi accorgimenti - evidenzia Ragaglini - Vendere il complesso per 6 milioni di euro significa sottoscrivere il fallimento delle politiche industriali e del lavoro portate avanti sul territorio a partire dalla Regione". La proposta politica di Ragaglini è chiara: "Il mio impegno come sindaco sarà rendere il Comune capofila di un progetto che metta insieme pubblico e privato per far nascere a Massa un Istituto Tecnico Superiore, una scuola di specializzazione tecnologica post-diploma, che abbia sede proprio nella palazzina dell’incubatore d’impresa coinvolgendo la Regione che tramite Sviluppo Toscana potrà mettere come asset strategico dell’operazione proprio gli spazi e gli edifici ex Bic. Occorre una sede ITS dedicata alle tecnologie digitali ma con questi spazi possiamo lavorare anche a una seconda sezione di studi. Potremo aprire lì il primo centro per il trasferimento tecnologico: siamo una delle poche province ancora a non averlo. Sarà dedicato alle vocazioni territoriali per lavorare sulle innovazioni tecnologiche dedicate all’impresa".