"Nessun progetto per i medici dell’emergenza"

Ai sanitari dell’Usca il primo luglio scade il contratto. Ancora non esiste alcuna chiarezza sul loro futuro

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di Francesco Scolaro

"Meno di dieci giorni per decidere il futuro dei medici assunti durante la pandemia per formare le cosiddette Usca, Unità speciale di continuità assistenziale. Il futuro di questi lavoratori e delle loro famiglie è appeso a un filo: da oggi di fatto a Carrara sono già sospesi i ricoveri alla cure intermedie, dove i medici Usca erano già stati dirottati a supporto da alcuni mesi". A lanciare l’allarme è il segretario della Uil Fpl, Claudio Salvadori. La vicenda riguarda quei medici che le aziende sanitarie avevano inserito in organico in piena emergenza Covid per far fronte alla pressione che stavano subendo gli ospedali e le cure territoriali. Con l’arretramento dell’emergenza sanitaria gli stessi medici sono stati riutilizzati a supporto di altri reparti, per la ripresa dell’attività ordinaria in particolare nelle cure intermedie, ma il 30 giugno i contratti scadono e "a oggi brancolano nel buio ed è tutto un susseguirsi di voci sulla loro riconferma, la modalità di assunzione solo per alcuni e come e dove venire impiegati – prosegue Salvadori -. Stiamo collaborando attivamente con la dirigenza infermieristica per trovare soluzioni. Latita invece il resto della dirigenza Asl che si riduce all’ultimo tuffo per decidere come e dove utilizzare il personale così da organizzare per tempo il lavoro. Ci sono solo voci di corridoio su eventuali proroghe". O meglio, una certezza c’è ed è una pessima notizia per il territorio: "Da oggi (ieri per chi legge ndr) alle cure intermedie di Carrara sono sospesi i ricoveri. Suscita preoccupazione in ogni contesto. Sospendendo i ricoveri ci devono dire però come intendono gestire i pazienti attualmente ricoverati e quelli che hanno dei piani terapeutici di lunga durata – continua il segretario Uil Fpl -. Ci risultano 7 medici Usca assegnati alle cure intermedie del monoblocco di Carrara e con la fine dell’emergenza svolgono di fatto un ruolo di supporto a Pronto soccorso, medicina, oncologia, solo per citare con i pazienti che sono ricoverati alle cure intermedie. Ci stiamo da tempo confrontando e incontrando con la Direzione infermieristica sull’organizzazione per risolvere i problemi di un reparto che a oggi non ha neanche un coordinatore, atteso da tempo, che deve far fronte a tutte le difficoltà derivanti da quanto sopra e che ora giustamente vede il personale tutto chiedersi cosa succederà dal primo di luglio". Il primo luglio è dietro l’angolo ma di soluzioni all’orizzonte non ce ne sono sul tavolo: "Eppure – conclude Salvadori – ci risulta che senza firmare un contratto di proroga o qualsiasi altra modalità di assunzione i medici interessati non possono lavorare all’interno dell’ospedale. Abbiamo chiesto un incontro urgente a tutta la dirigenza Usl Toscana Nord Ovest e chiederemo un intervento delle istituzioni subito dopo la nomina del nuovo sindaco".